Le pagelle alle aziende sanitarie del Fvg: bene la prevenzione, male liste d’attesa e investimenti

Ancora troppo lunghe le liste d’attesa negli ospedali del Fvg.

E’ un quadro a luci e ombre quello che risulta dalle pagelle che l’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) ha assegnato alle Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia: nella nostra regione, si registrano ottimi risultati nella prevenzione, ma i “voti” si abbassano drasticamente per quanto riguarda le liste d’attesa e gli investimenti in rinnovamento tecnologico.

Le performance a livello italiano: le aziende sanitarie al top.

Il Friuli Venezia Giulia si inserisce in un contesto nazionale segnato da forti disparità. Le prime cinque aziende sanitarie territoriali italiane, tutte al Nord, appartengono in gran parte al Veneto e alla Lombardia. Tra queste, l’Azienda Ulss n.8 Berica (Vicenza), Ats di Bergamo, Azienda Ulss n.6 Euganea (Padova), Azienda Ulss n.1 Dolomiti e l’Azienda Usl di Bologna. Sul fronte opposto, le peggiori performance si registrano al Sud, con la Asl Napoli 1 Centro e le Asp di Crotone e Matera.

Per quanto riguarda le aziende ospedaliere, le prime cinque sono Ao Santa Croce e Carle di Cuneo, Aou Padova, Aou Policlinico Tor Vergata e Aou Sant’Andrea di Roma, Aou Policlinico San Matteo di Pavia.

Le performance delle aziende sanitarie in Friuli Venezia Giulia.

Nel complesso, le aziende sanitarie della nostra regione si posizionano tra il medio e il buono: nell’area delle prevenzione le performance di tutte e tre le aziende si piazzano tra l’alto e il molto alto. Nell’assistenza distrettuale tra l’alto e il medio (l’Asfo); in quella ospedaliera nel medio, nella sostenibilità economica e patrimoniale nella fascia alta mentre nell’area investimenti in quella bassa.

Scendendo nello specifico delle singole aziende, ecco i punti di forza e le criticità:

AsuFc (Friuli centrale): ottiene risultati eccellenti sulla prevenzione, sui tre screening principali (colon, cervice e mammella) e sull’efficienza delle cure primarie. Bene anche la sostenibilità economico-patrimoniale e l’assistenza territoriale. Il voto più basso riguarda, nell’assistenza ospedaliera, il rispetto dei tempi di attesa. Per quanto riguarda gli investimenti, invece, la performance relativa al rinnovo tecnologico è media, quella allo stato del patrimonio bassa.

AsFo (Friuli occidentale): mostra progressi nella prevenzione e nell’assistenza territoriale; sul fronte dell’assistenza ospedaliera, rimangono le criticità delle liste d’attesa. Come per l’AsuFc, anche qui male gli investimenti per lo stato del patrimonio.

Asugi (Giuliano Isontina): supera il voto alto nella prevenzione e nella sostenibilità economico-patrimoniale. Migliora sull’assistenza distrettuale, ma paga il ritardo negli investimenti, soprattutto per quanto riguarda il rinnovo tecnologico. I tempi di attesa, invece, risultano migliori rispetto alle altre due aziende della regione.