Fondi per le imprese friulane, bando da 13 milioni per chi investe sulla digitalizzazione

Bando per la digitalizzazione delle imprese friulane.

Nuovi fondi a favore delle imprese friulane: questa volta, la Regione sostiene la digitalizzazione delle realtà produttive del territorio con un bando che mette complessivamente a disposizione più di 13 milioni di euro. Le domande si potranno presentare a partire dal prossimo 14 marzo.

Il bando a fondo perduto va a sostegno della realizzazione di progetti di investimento digitale nelle imprese che valorizzano lo sviluppo delle tecnologie e l’innovazione. “Di fronte ad uno scenario globale e tecnologico in costante evoluzione – ha spiegato l’assessore regionale Sergio Emidio Bini – con questa misura garantiremo un supporto fattivo agli investimenti in digitalizzazione, per incentivare l’innovazione, l’informatizzazione e lo sviluppo del ricco tessuto di piccole e medie imprese che caratterizza l’economia regionale”.

Come funziona il bando.

I beneficiari degli aiuti sono le Pmi iscritte al Registro delle imprese e le tipologie di liberi professionisti che sono equiparate alle Pmi dalla vigente normativa in materia di credito agevolato.

Per quanto riguarda i progetti ammissibili, dovranno essere realizzati in una sede operativa situata sul territorio regionale e perseguire l’ottimizzazione degli assetti e dei processi
aziendali. Ciò potrà avvenire o tramite la realizzazione di soluzioni tecnologiche innovative per l’operatività di sistemi di informazione integrati nonché per il commercio elettronico e le relative piattaforme, la manifattura digitale, la sicurezza informatica ed il cloud computing; oppure attraverso soluzioni ed applicazioni digitali che secondo il paradigma dell’Internet delle cose consentano uno scambio di informazioni tra macchine e oggetti.

Le spese ammissibili.

Nel dettaglio, sono ammesse le spese per l’acquisto e l’installazione di hardware, apparati di networking, attrezzature, strumentazioni e dispositivi tecnologici e interattivi di comunicazione e per la fabbricazione digitale, oltre che l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza della connessione di rete; l’acquisizione di software e licenze d’uso, di servizi di cloud computing, di registrazione di domini e di caselle di posta elettronica; l’acquisto di sistemi informatici e telematici di gestione aziendali e per applicazioni mobili e l’acquisizione dei servizi informatici e di consulenza concernenti i sistemi medesimi; l’acquisizione di altri servizi di consulenza inerenti al progetto.

I contributi.

Il limite massimo dell’aiuto concedibile per domanda è pari a 250.000 euro, mentre il limite minimo di spesa ammissibile per domanda è graduato in base alla dimensione del soggetto
richiedente.

Nel dettaglio, è pari a 12.500 euro nel caso in cui il richiedente sia una microimpresa, 18.750 euro se il richiedente è una piccola impresa e 25.000 euro se invece si tratta di una media impresa. Per quanto riguarda la materia degli aiuti di Stato, il bando prevede l’applicazione sia del regime de minimis sia, in alternativa, del regime di esenzione, a scelta del soggetto richiedente.

La gestione amministrativa del procedimento contributivo è svolta dalle Camere di commercio. Le domande vanno inviate attraverso il sistema informatico regionale predisposto da Insiel per i bandi della Programmazione Fesr, dal 14 marzo al 30 aprile 2024.