Caro bollette di fine anno, l’allarme dei consumatori Fvg: “Colpo di grazia per le famiglie”

L’allarme del Movimento consumatori Fvg: “Il caro bollette di fine anno colpo d grazia per le famiglie”.

Il caro bollette di questo ultimo trimestre del 2023 sarà un “colpo di grazia per le famiglie”: a sostenerlo il Movimento consumatori Fvg. E’ proprio il segretario del Movimento Dino Durì a dirlo chiaro e tondo: “La bolletta della luce per la famiglia tipo in tutela aumentando del +18,6% nel quarto trimestre del 2023 costituisce un colpo di grazia per chi già fatica a fare la spesa quotidiana e a fronteggiare il carovita”.

Secondo le stime presuntive dell’Osservatorio Mdc Fvg, per una famiglia tipo in tutela il +18,6% significa spendere 120 euro in più su base annua. “La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° ottobre 2023 al 30 settembre 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti) – secondo i calcoli del Movimento consumatori – sale così a 760 euro, che sommati ai 1260 del gas, determinerebbero una stangata complessiva pari a 2020 euro. Inoltre se il prezzo della luce sale del 18,6% rispetto a quello attuale, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con il periodo ottobre – dicembre 2020, il rialzo è astronomico: +47,3%. Rispetto alla spesa complessiva del 2020, pari a 485 euro, ora si pagheranno 279 euro in più, +57 per cento”.

“Ora proroghino la scadenza del mercato tutelato”.

“Per questo – prosegue Durì – avevamo chiesto al governo di ripristinare l’azzeramento degli oneri di sistema per la luce tolti a partire da aprile, e non solo quelli per il gas. Questo avrebbe consentito un risparmio di 88 euro su base annua per una famiglia tipo e di far scendere il rialzo di oggi dal 18,6% al 4,9 per cento. Ora proroghino almeno per un anno la scadenza del mercato tutelato, visto che i rialzi nel libero sono ancora peggiori e che alle casse dello Stato non comporta gravami di sorta. Diversamente, concederebbero l’ennesimo benefit a quelle Compagnie energetiche che non hanno nemmeno pagato tutte le tasse sugli extraprofitti”.