Contro l’incubo dei boschi in fiamme, ecco come funziona la macchina dell’antincendio in Fvg

L’estate è una delle stagioni più a rischio incendi anche in Fvg.

L’estate è una delle due stagioni più a rischio incendi, anche in Fvg: l’incubo dei boschi in fiamme, infatti, è ovviamente più elevato nei periodi dell’anno in cui statisticamente le precipitazioni sono più scarse, ossia la stagione invernale, tra il 1 novembre e il 30 aprile e la stagione estiva, tra il 1 luglio e il 31 agosto.

Tutti ricordiamo cosa accadde nel 2022 in Carso. Nella nostra regione, secondo i dati della Protezione Civile, ci sono ben 275.000 ettari di territorio occupati da boschi e le caratteristiche climatiche e morfologiche delle aree coinvolte le rendono particolarmente esposte agli incendi: vento, umidità relativa e insolazione in molti casi riducono o eliminano in brevissimo tempo gli effetti delle precipitazioni. Le aree più colpite sono solitamente la fascia pedemontana, i fondovalle, le valli prealpine.

Le cause degli incendi in Fvg.

Al di là delle caratteristiche territoriali, però, si stima che quasi il 97-98 per cento degli incendi boschivi in Friuli siano provocati dall’uomo, anche se le cause “dolose” sono in crescita percentuale, rispetto a quelle “colpose”. Le cause naturali, come ad esempio i fulmini, hanno importanza in alcune stagioni, ma sono decisamente più rare.

I numeri degli incendi in Fvg e l’impegno delle forze in prima linea.

Di solito, siamo abituati a considerare gli incendi un fenomeno più diffuso in altre parti del Paese: il 2022, però, ha segnato un triste record per la nostra regione con 105 incendi boschivi e 1.347 ettari percorsi dal fuoco. Di questi, il Carso triestino e goriziano è stato il più colpito con il 43% degli incendi e ben il 68% della superficie percorsa dal fuoco. Le guardie forestali hanno impiegato all’attività antincendio 8.814 ore nel corso dell’anno, rilevando purtroppo anche un aumento delle cause dolose.

E le previsioni sul lungo periodo, 2040-2070, indicano una tendenza in crescita per quanto riguarda questi fenomeni. Secondo i dati illustrati dalla Regione, dal 15 giugno al 30 settembre 2022, i metri quadrati di area boscata interessanti dal fuoco sono stati quasi 9 milioni, a fronte di 1,4 milioni di metri quadrati dal primo gennaio al 14 giugno.

Sono stati 1927 i volontari di antincendio boschivo della Protezione civile scesi in campo per l’emergenza roghi estiva, e 166 tra uomini e donne del Corpo forestale regionale. Le ore di volo effettuate dal primo gennaio di quest’anno al 15 giugno sono state 116 per l’attività di antincendio boschivo; dal 16 giugno e fino al 30 settembre hanno raggiunto invece il tetto di 465 ore.

Le forze in campo contro gli incendi.

In Friuli Venezia Giulia le attività relative agli incendi boschivi (prevenzione, lotta attiva e ripristino) sono svolte in stretta sinergia tra Protezione Civile della Regione e Corpo Forestale della Regione e, grazie ad una convenzione rinnovata, anche i vigili del fuoco.

Il corpo forestale, tra l’altro, ha formato alcune squadre specifiche per i focolai in luoghi impervi. Dal canto suo, la Pc del Fvg conta anche sulle squadre comunali di volontari Aib (anti incendio boschivo). Per quanto riguarda la flotta aerea di cui dispone il Fvg è composta da tre elicotteri con tre diversi tempi di attivazione: quindici minuti, un’ora e 12 ore.

Grazie alla succitata convenzione tra Direzione Regionale Vigili del Fuoco Fvg e la Regione, a seguito della richiesta della stessa Pc, è stato disposta, a partire da oggi l’attivazione del dispositivo AIB: significa che quattro squadre (una per ogni comando della regione) di vigili del fuoco saranno dedicate al servizio antincendio boschivo per interventi più veloci.

Le squadre saranno presenti sul territorio regionale nella fascia oraria 08.00 – 20.00 per tutto il periodo della Campagna estiva AIB 2023 secondo le indicazioni della Protezione Civile e opereranno in aggiunta al normale dispositivo di soccorso che giornalmente il corpo Nazionale dei vigili del fuoco schiera sul territorio.

Ma c’è una cosa che, al di là di mezzi, uomini e tecnologie a disposizioni, rimane fondamentale: la collaborazione dei cittadini con comportamenti attenti ad evitare il rischio di provocare incendi. Dato che poi la tempestività di intervento è importantissima, chiunque avvisti un incendio deve spostarsi in un luogo sicuro e contattare il Numero Unico di Emergenza 112 oppure il numero verde della Protezione Civile della Regione (SOR) che chiederà di indicare la località dell’incendio e la sua dimensione. La SOR provvederà immediatamente a smistare la segnalazione alla pattuglia forestale in servizio antincendio più vicina o, se la chiamata è in piena notte, alla squadra di volontari di protezione civile del comune interessato.