La Croazia vuole il marchio Dop per il suo Prosecco, scatta l’allarme in Fvg per il vino: è corsa per tutelarlo

L’allarme in Fvg per la Dop al vino croato Prosek.

La “guerra del vino” tra Friuli Venezia Giulia e Croazia prosegue. La Commissione europea ha appena accolto la richiesta del Paese balcanico di tutela del suo vino Prosek, che potrebbe così diventare un prodotto a denominazione di origine protetta (Dop).

Una notizia che mette in allarme l’intero mondo enologico del Fvg. La paura che si crei confusione tra il Prosek, vino fermo dolce simile al Vin Santo italiano, e il Prosecco, apprezzata bollicina la cui zona Dop si estende tra Friuli Venezia Giulia, è palpabile.

Oltre ai produttori, anche la politica è scesa in campo. “Il via libera al vino Prosek richiesto dalla Croazia è un attacco al Made in Italy. Occorre scongiurare tale infausta eventualità e tutelare le nostre produzioni e tradizioni vitivinicole”, ha commentato Diego Bernardis, consigliere regionale Fvg della Lega. L’esponente del Carroccio è il primo firmatario di un ordine del giorno per tutelare l’origine del vino Prosecco, accolto durante la legge di assestamento di bilancio.

“Oggi e non domani dobbiamo far sentire uniti la nostra voce per tutelare il Prosecco dalle insidie croate per il riconoscimento della denominazione Prosek – ha aggiunto il segretario regionale del Pd, Cristiano Shaurli -. Il ministro Patuanelli, il vice Centinaio ed anche il presidente Fedriga, che spesso ha difeso la Croazia, si muovano subito a tutele delle nostre produzioni e dei nostri agricoltori“.

Ora, ci saranno due mesi per portare sul tavolo della Commissione Ue la contrarietà dell’Italia (e ovviamente del Fvg), motivandola in modo da far cambiare il corso delle cose.