Fumata bianca sulle nuove regole, dai ristoranti alle piscine come si riapre in Fvg

Le regole per le riaperture in Fvg.

“La Conferenza delle Regioni ha oggi aggiornato le linee guida per la riapertura di alcune attività in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli di prevenzione”. Lo annuncia il governatore Fvg, nonché presidente della Conferenza medesima, Massimiliano Fedriga.

Ristoranti, cinema, teatri e palestre, il Fvg è pronto a riaprire: le nuove regole approvate

“Si tratta di proposte elaborate dai Dipartimenti di prevenzione delle Regioni su cui chiederemo il parere del Cts che ci auguriamo arrivi il prima possibile – spiega il Presidente della Conferenza delle Regioni – per permettere al Paese, in modo progressivo e ferma restando l’applicazione del principio di massima cautela in termini di contenimento della diffusione del Covid-19, di imboccare la strada del ritorno alla normalità”. Il documento licenziato dalla Conferenza tratta nello specifico la ristorazione, le palestre, le piscine, le strutture termali, i cinema e gli spettacoli dal vivo.

“Su questo versante – sottolinea Fedriga – il Governo può contare sulla massima collaborazione da parte delle Regioni: riteniamo infatti fondamentale che le istituzioni si muovano di pari passo con i cittadini, superando gradualmente la fase dei divieti e introducendo una nuova stagione di riaperture accompagnate da regole per evitare nuove impennate nella curva dei contagi. Stiamo infine valutando anche altre linee guida – conclude il Presidente della Conferenza delle Regioni – per le ulteriori attività produttive soprattutto in relazione alla revisione e al riscontro dei diversi scenari di rischio. Occorre poi verificare che alcune attività di servizio alla persona, – quali parrucchieri ed estetisti – attualmente chiuse nelle zone rosse possano, con l’attuazione di rigidi protocolli, riprendere il loro lavoro in sicurezza”.

Secondo l’indirizzo delle nuove linee guida, i ristoranti riaprirebbero il 1° maggio a pranzo, e a metà del prossimo mese a cena, con l’obbligo di puntare sugli spazi all’aperto. Sarà obbligatoria, e non facoltativa, la prenotazione, con misurazione della temperatura all’ingresso. Massimo in 4 al tavolo, se non congiunti, e distanziati di un metro. Ipotesi di plexiglass tra i tavoli, se non sia possibile garantire il corretto distanziamento.

Tra le ipotesi presentate dalle Regioni, anche quella di istituire un coprifuoco più lungo, fino alle 24, che servirebbe non soltanto per le riaperture dei ristoranti, ma anche per cinema e teatri. Che, a differenza delle ipotesi precedenti, si troverebbero con capienza raddoppiata, pari al 50%, con massimo 500 spettatori in luogo chiuso e 1.000 all’aperto. Il protocollo passato prevedeva numeri esattamente della metà. Previsti percorsi separati per entrare e uscire da cinema e teatri.

Per quanto riguarda palestre e piscine, sarà necessaria la prenotazione per accedervi, con distanza obbligatoria di almeno 2 metri nelle sale per l’allenamento, che diventano 10 metri quadrati in acqua. Niente docce dopo l’attività e, per quanto riguarda le palestre, igienizzazione dell’attrezzo dopo ogni esercizio. Sempre per le palestre, c’è l’ipotesi di allenamenti individuali.

Per quanto riguarda le spiagge, la prenotazione sarà obbligatoria o fortemente consigliata. Le distanze da osservare tra un ombrellone e l’altro della stessa fila dovranno essere di 4 metri e mezzo, mentre le file diverse dovranno posizionarsi a 5 metri. Sdraio e lettini dovranno stare a 2 metri, con l’eccezione di nuclei familiari e conviventi. Si potrà fare la doccia all’aperto, ma a patto di rispettare una distanza di 2 metri; in alternativa, saranno poste barriere divisorie tra le postazioni dedicate. Infine, stop al divertimento sulla sabbia: niente giochi di gruppo, al bando anche l’animazione e le feste.