Sport dai 5 anni in su: 72 giovani laureati portano l’attività motoria in asilo e alla primaria

Lo sport diventa parte integrante della giornata scolastica già dai primi anni della scuola, grazie all’arrivo di giovani laureati in scienze motorie e scienze dello sport nelle scuole del Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa nasce dalla nuova legge regionale sul potenziamento dello sport approvata nell’assestamento di bilancio dello scorso luglio, e mira a favorire la crescita fisica, educativa e inclusiva dei più piccoli.

L’assessore regionale Alessia Rosolen ha spiegato che si tratta di “un passo avanti fondamentale per garantire ai bambini la possibilità di sviluppare le proprie capacità motorie, imparare il valore dello sport come momento educativo e inclusivo e crescere in salute”.

72 professionisti a supporto dei bambini

Per l’anno scolastico 2025-2026, 72 giovani professionisti saranno presenti nelle classi dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e nelle prime tre della primaria, svolgendo attività motorie, fisiche e sportive. “Abbiamo intercettato un fabbisogno reale di scuole e famiglie – ha aggiunto Rosolen – e potenziato l’offerta di lezioni di scienze motorie anche per i più piccoli, garantendo la presenza di docenti qualificati e l’attenzione agli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali”.

Ampia partecipazione e collaborazione tra enti

All’iniziativa hanno aderito 1.341 classi di 78 istituti comprensivi del territorio regionale. Il progetto è frutto della collaborazione tra Regione, Ufficio scolastico regionale, Coni, Cip Fvg, Università di Trieste, Università di Udine e Sport e Salute, con il coordinamento operativo del Coni regionale. Il budget stanziato per i contratti degli operatori esperti è di 680mila euro.

Rosolen ha ricordato che le risorse sono distribuite su più fasce d’età: 330mila euro per l’ultimo anno della scuola dell’infanzia e primo della primaria; 500mila euro per le classi successive della primaria e per l’inserimento di tecnici federali nelle scuole quarte e quinte; altri 500mila euro per il potenziamento delle attività motorie nelle secondarie e 30mila euro per i licei sportivi.

“Investire nell’educazione motoria – ha concluso Rosolen – significa investire nella salute, nell’inclusione e nel futuro dei nostri ragazzi, valorizzando anche i giovani professionisti formati nelle università del Friuli Venezia Giulia”.