L’analisi sulla dipendenza da gioco d’azzardo in Friuli Venezia Giulia.
Dal 2020 al 2022 in Friuli Venezia Giulia i volumi di raccolta di gioco d’azzardo sono passati da 439,74 milioni a 736 milioni con una spesa pro capite pari a 1109 euro annui. Il volume di gioco degli apparecchi (awp, vtl) rimane quello con la più alta percentuale in relazione al totale giocato, sia nel 2020 (60,79%) che nel 2021 (60,75%), con un forte incremento della spesa per gratta e vinci, un trend questo in linea con i dati nazionali. Nel corso del 2022, in Italia sono stati 136,07 i miliardi spesi nel gioco d’azzardo.
È quanto emerso dalla relazione della Direzione Salute Fvg, guidata dall’assessore Riccardo Riccardi, sulla legge regionale 1/2014 inerente le disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo ed esaminata ieri dal Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione del Consiglio regionale, presieduto da Nicola Conficoni (Pd).
Dalla relazione, contenente i dati messi a disposizione dall’Agenzia delle accise, dogane e dei monopoli, emerge anche che, per quanto riguarda la situazione degli apparecchi da gioco, sul territorio regionale il numero di awp è diminuito, passando da 5709 apparecchi nel 2020 a 5354 nel 2022, mentre le vlt sono rimaste quasi invariate (1028 nel 2020 e 1023 nel 2022).
Disturbo da gioco d’azzardo in crescita: raddoppiate le persone prese in carico.
Per quanto concerne il numero delle persone prese in carico dai servizi sanitari per il trattamento dei disturbi da gioco d’azzardo emerge che l’utenza è stata costantemente in crescita: le persone assistite sul territorio regionale sono passate da 220 nel 2021 a circa 500 nel 2022.
“La percentuale di persone astinenti monitorata rimane altissima“, ha precisato la Direzione Salute facendo sapere che “le disposizioni previste dalla legge 1/2014 hanno trovato applicazione mediante l’attuazione di piani regionali annuali, con attività volte alla prevenzione cura e contrasto della ludopatia attraverso centri di aggregazione come Caritas, parrocchie o giovanili, progetti nelle scuole, incontri di informazione e sensibilizzazzione rivolti alla cittadinanza e supporto ai servizi per le Dipedenze nell’ottica di creare una rete sempre più allargata di cura e trattamento. Dal 2022 è stato, inoltre, attivato un numero verde in caso di esigenza e la Regione è, attualmente, in collaborazione con la Sissa per la realizzazione di una apposita app”.
Su 215 Comuni – è stato fatto sapere – solo 7, di cui 4 nella provincia di Udine, 2 nella provincia di Pordenone e 1 nella provincia di Gorizia hanno attivato forme di premialità per disincentivare l’installazione di apparecchi di scommesse e gioco all’interno delle attività economiche.
La discussione.
“Una norma che poteva funzionare, ma che non ha prodotto gli effetti desiderati, vanificata purtroppo dalle molte deroghe che ci sono state e dall’assenza di un sollecito ai Comuni affinchè questi si adeguassero ad attuare le prescrizioni“, è stato il commento di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) riconoscendo che “tuttavia, la direzione Salute ha messo in campo molte azioni di contrasto e prevenzione”.
Impegno evidenziato anche dalla dem Manuela Celotti, secondo la quale “le azioni regionali hanno creato maggiore consapevolezza trasversale sul tema, anche se purtroppo sul ruolo dei Comuni c’è ancora molto da fare”.
Per Serena Pellegrino (Avs) “i progetti per il contrasto alla ludopatia non saranno mai sufficienti se i ricavi del gioco d’azzardo non vengono reinvestiti nel sociale e nella salute“.
Secondo Carlo Bolzonello (Fp) “quello del gioco d’azzardo è un tema molto complicato, che non può essere circoscritto solo al settore sanitario, ma che necessita dello sviluppo di reti di prossimità”.
Il presidente del Comitato, Nicola Conficoni, si è detto colpito “dai mille euro pro capite che sono stati spesi nel 2022 in Fvg. Quindi, anche se nel triennio 2020-2022 sono state messe in campo numerose attività dalla Regione, bisogna mantenere alta l’attenzione sul tema”.
Da Giulia Massolino (Patto per l’Autonomia- Civica Fvg) è arrivata, invece, la richiesta di alcuni chiarimenti in merito all’app in via di sviluppo e su alcune tipologie di gioco d’azzardo.
L’assessore Riccardi.
“La legge 1/2014 è una buona norma – ha detto in chiusura l’assessore Riccardi – ma le politiche di prevenzione non possono risolvere da sole il problema. Oggi è necessario attualizzare le misure nel contesto contemporaneo”.
“La legge regionale del 2014 sulla ludopatia ha prodotto uno sforzo importante per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, ma probabilmente va implementata per renderla più rispondente ai cambiamenti sociali avvenuti nell’ultimo decennio. Assistiamo, in particolare, a un processo di destrutturazione della società che aumenta il senso di solitudine nelle persone e le rende più esposte ai rischi connessi al gioco d’azzardo. Il tema della ludopatia non va affrontato con un approccio esclusivamente sanitario, in quanto porta con sé una componente sociale di sempre maggior rilievo”.