Il meglio dello Street Food made in Friuli: i locali scelti da Gambero Rosso

La guida 2024 allo street food del Gambero Rosso.

Chi crede che street food non significhi cibo di qualità, si sbaglia: non è un caso se Gambero Rosso pubblica dal 2013 una guida dedicata a questo tipo di cucina, che è in continua crescita e che assume forme e contenuti molto diversi, dai locali, ai food truck.

E proprio nell’edizione 2024 della Guida, compaiono ben 15 insegne del Friuli Venezia Giulia. Il campione regionale è a Trieste: si tratta di aMano in Barriera Vecchia, in cui tutto, come dice il nome, è tagliato rigorosamente a mano, a partire dai salumi (che vanno dal prosciutto cotto ai crudi D’Osvaldo e del Carso, dallo speck della Valsugana al salame di Tavagnacco).

Secondo Gambero Rosso, nel capoluogo regionale degni di menzione sono anche il Buffet L’Approdo (prodotti tipici), Al Ciketo (da assaggiare le tartine), il Buffet Clai (per i fritti), il Buffet da Pepi (che risale al 1897) e Da Siora Rosa.

A Udine, invece, la guida premia l’osteria Al Cappello di via Sarpi (con tartine, polpette, stuzzichini con ottime materie prime e abbinamento di vini) e il chiosco di piazza Primo Maggio Love Street Food (dal panino balcanico con i cevapcici e salsa ajvar a quello con la salsiccia istriana e verdure, dalle fritture di pesce misto ai filetti di baccalà).

E ancora, la ciclofocacceria Mamm di Largo del Teatro, dove vengono lodate le focacce dai gusti annuali e altri stagionali, e dai sapori che spaziano dal deciso al delicato; tra i selezionati, anche l’Osteria Pieri Mortadele di Riva Bartolini, “locale storico per una tartina arricchita da una bella fetta alta di mortadella, oppure con prosciutto cotto e cren” (ma viene citata anche l’ampia scelta di vini) e infine, Tajo di via Savorgnana, con le sue pizze in teglia al taglio, alla romana. Nella guida compaiono anche il Mercato coperto di Gorizia, Pizzarò Lab “la Tranceria” di Azzano Decimo e, a Lignano, Il Panino A Modo Tuo.