Turismo slow, nasce la prima rete dei cammini del Friuli Venezia Giulia

La rete istituita dalla Regione Fvg su proposta del consigliere Matiussi.

Nasce la Rete dei cammini del Friuli Venezia Giulia, un dedalo di percorsi e sentieri di interesse storico, culturale, religioso, naturalistico, ambientale, paesaggistico ed enogastronomico, che comprende itinerari collegati tra loro luoghi e accomunati da significativi e documentati fatti storici o da tradizioni storicamente consolidate.

Ad annunciarlo è il consigliere regionale di Forza Italia Franco Mattiussi, primo firmatario di un emendamento alla legge di Stabilità 2021, che istituisce la Rete dei cammini del Fvg finanziata con un fonda da 150 mila euro.

“Un’idea all’insegna del turismo slow – specifica Mattiussi – che avevo nel cassetto da febbraio. È un ambito di cui mi sono sempre occupato, anche in qualità di vicepresidente dell’allora Provincia di Udine. La rete comprende itinerari culturali, riconosciuti dal Consiglio d’Europa, regionali e interregionali, anche riconosciuti a livello ministeriale, oltre che dalle Regioni interessate”.

Il compito di riconoscere i cammini, individuandone tracciato, cartografia, informazioni, tappe e strutture di pubblico servizio presenti lungo i percorsi, “è affidato alla giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, istituendo un registro della Rete dei cammini, che sarà reso fruibile sul web”.

L’emendamento individua anche i soggetti che gestiranno i percorsi e i collegamenti tra essi, ovvero enti locali, sodalizi, organizzazioni e consorzi tra questi, purché senza fini di lucro. “Dovranno garantire l’accessibilità agli utenti in sicurezza – specifica Mattiussi -, anche a persone con disabilità, nonché promuovere i cammini. La giunta regionale, anche avvalendosi degli strumenti di programmazione e promozione turistica regionale, si occuperà invece di valorizzarli e riconoscerà contributi ai gestori per la manutenzione o il ripristino dei percorsi e per la realizzazione dei tracciati di collegamento”.

Sempre secondo le intenzioni, lungo i cammini saranno realizzati punti di sosta e ristoro opportunamente attrezzati, fabbricati rurali da concedere in uso a sodalizi del settore podistico o imprese agricole o agrituristiche, nonché alle imprese turistiche che ne facciano richiesta per l’utilizzo o l’adattamento in punti di sosta e di ristoro.