Teatro e storia, cercasi attori per un progetto innovativo su Porzus e Peteano

Il Teatro del Silenzio cerca attori per uno spettacolo innovativo.

Il Teatro del Silenzio lancia un bando per reclutare nuovi attori, di età compresa tra i 18 e i 55 anni, per un progetto che unisce formazione teatrale e approfondimento storico. L’iniziativa, dal titolo “Avamposto. We are standing on the edge”, è finanziata dalla Regione e offrirà ai partecipanti un percorso gratuito che culminerà nella scrittura e messa in scena di un testo teatrale originale.

Raccontare Porzûs e Peteano in modo innovativo

Il progetto punta a raccontare in modo immersivo e non convenzionale due pagine delicate della storia del Friuli Venezia Giulia: l’eccidio di Porzûs e la strage di Peteano. “Reinventeremo il modo di raccontare la storia del Friuli Venezia Giulia nel dopoguerra – spiega la presidente del Teatro del Silenzio, Federica Sansevero – prendendo spunto da eventi come Porzûs e Peteano e trasformandoli in un dispositivo di analisi storica attraverso il teatro. L’idea è convertire il format della cena con delitto in uno strumento di riflessione profonda. La drammaturgia offrirà punti di vista diversi, rifiutando interpretazioni univoche e invitando il pubblico a confrontarsi con la complessità del passato”.

Un’avventura formativa e creativa

Sotto la guida di Federica Sansevero e della drammaturga Valentina Del Toso, i partecipanti lavoreranno alla creazione di due corti teatrali di 35 minuti, uno dedicato a Porzûs e l’altro a Peteano. Il progetto prevede l’integrazione di teatro e musica dal vivo, e punta a realizzare spettacoli adattabili a diversi contesti: dalle cene con delitto agli aperitivi culturali, fino al teatro-documento nei luoghi della memoria.

Come partecipare

Il percorso formativo partirà in autunno e si concluderà a luglio con la presentazione pubblica del lavoro. Per candidarsi è sufficiente inviare una mail a federicasansevero@gmail.com. La partecipazione è gratuita e rappresenta un’occasione unica per chi desidera avvicinarsi al teatro e contribuire a un progetto di memoria collettiva capace di parlare alle nuove generazioni.