Le regole per il rientro a scuola in Fvg, ancora troppe incertezze: i nodi da sciogliere

Le incertezze sul ritorno a scuola in sicurezza in Fvg.

Conto alla rovescia per lo squillo della prima campanella del nuovo anno scolastico. Dopo la presentazione del piano scuola del Friuli Venezia Giulia, che prevede un rinforzo per i trasporti pubblici, sono state pubblicate le prime linee guida per assicurare lo svolgimento delle lezioni tutelando la salute degli studenti.

Le direttive.

Novità per gli studenti con disabilità e insegnanti di sostegno che potranno usufruire delle mascherine trasparenti. Scatta l’obbligo per i bambini dai sei anni in su di indossare la mascherina, anche al banco. Nel vademecum non è prevista la misurazione della temperatura all’ingresso della scuola, che si occuperà invece di fornire le mascherine a tutti gli studenti. Nel caso delle mense, sarà fondamentale definire turni di ingresso e di uscita.

Viene comunicata maggiore flessibilità per quanto riguarda il distanziamento: se non è possibile rispettarlo, per condizioni strutturali-logistiche, resta necessario il mantenimento delle altre precauzioni, come indossare le mascherine. Non è quindi automatico il passato alla didattica a distanza.

Nel vademecum viene toccato anche il tema dell’areazione delle aule. Il consiglio del ministero è quello di muoversi a propria discrezione, anche se sarebbe opportuno tenere la porta e le finestre aperte in modo intermittente o continuo.

Ci sono importanti scelte per quanto riguarda il Green Pass. Infatti, il ministero avanza l’ipotesi secondo la quale saranno i presidi, o i loro delegati, a fare i controlli tramite l’App sullo smartphone. Una soluzione che è già al centro delle polemiche in quanto la categoria chiede che siano le Asl a fare i controlli. Per ora, non devono richiedere la copia cartacea del certificato verde.

Nel vademecum si parla anche dei docenti no-vax e che si rifiutano di fare il tampone. Solo dal quinto giorno di assenza si potrà nominare un supplente: questo per evitare di trovarsi due docenti nello stesso tempo nel caso in cui il titolare della cattedra abbia un ripensamento.

Le incertezze.

Nonostante le linee guida, però, numerosi restano i dubbi da parte del personale docente e sindacati che non sono stati affrontati dal governo. Non si parla di tamponi agli insegnanti, in attesa una circolare proprio per avere maggiori dettagli, e neanche di vaccinazioni. Non c’è chiarezza sulle sanzioni, delle quali il Parlamento deve ancora decidere. Infine, l’assegnazione delle cattedre è in ritardo e questo potrebbe creare problemi sulla data di ripartenza.

Le risorse per il Fvg.

Dallo Stato, intanto, sono arrivate nuove risorse per le scuole in Fvg. “Ancora una volta importanti risorse del governo Draghi arrivano a sostegno non solo della sanità ma anche della ripartenza delle nostre scuole. Vaccinazione e green pass per tutti gli adulti possono farci ripartire ma, e lo diciamo da mesi, la riapertura delle scuole sarà momento fondamentale”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg, Cristiano Shaurli, dopo che con un decreto del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sono stati assegnati 6,6 milioni di euro al Friuli Venezia Giulia, dal riparto dei 350 milioni stanziati dal dl Sostegni bis.

“Da mesi stiamo chiedendo di acquistare strumenti di aerazione per le aule e – sottolinea Shaurli – di avviare ogni iniziativa possibile per migliorare le condizioni in cui le scuole del Friuli Venezia Giulia accoglieranno i nostri studenti. La Giunta Fedriga ha detto no alle proposte del Pd, ma ora che non mancano nemmeno le risorse, non ci possono essere più scuse per chi si farà trovare impreparato“.