Il Fvg in ritardo sulla terza dose di vaccino, è tra le peggiori regioni del Nord

Il ritardo del Fvg per la terza dose di vaccino.

Il Friuli Venezia Giulia è ancora indietro sul piano della vaccinazione. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale indipendente elaborato dalla Fondazione Gimbe e riferito al periodo dal 29 settembre al 5 ottobre.

Secondo l’indagine, la popolazione regionale che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 69,9%, contro una media italiana del 72,4%. A questo dato va aggiunto un ulteriore 4,7% (media nazionale 4,3%) solo con prima dose. Confermata la difficoltà legata agli over 50: in Fvg in questa fascia d’età il 14% dei residenti non ha ricevuto alcune dose di siero, mentre in Italia il riscontro mediano è del 9,5%.

Anche la somministrazione della terza dose di vaccino ha vissuto un avvio tiepido. In regione, il tasso di copertura ammonta appena all’1%, un valore che è il penultimo nel nord Italia: peggio fa soltanto la Valle d’Aosta (0%), mentre la Liguria ha un dato equivalente. Tutte le altre fanno meglio. A livello nazionale, il Fvg è il sestultimo territorio per copertura, con la media italiana che si attesta sul 2,4%. Secondo Gimbe, per ovviare a questa situazione la soluzione è estendere la platea di interessati anche agli under 80 in breve tempo.

Restano incoraggianti, nel frattempo, i dati sulla pandemia da Covid in Fvg. I casi attualmente positivi ogni 100mila abitanti sono 75 (la regione è la quinta migliore in Italia), ben al di sotto della media nazionale di 151. Il riscontro è migliore di quello della settimana precedente, al pari dei nuovi contagi, diminuiti del 3%.

Bene anche la situazione ospedaliera. I posti letto occupati da pazienti Covid ammontano al 5% nelle terapie intensive e al 3% in area medica, ben lontani dalle soglie (10% e 15%) che sanciscono il passaggio di zona. Un trend in miglioramento che segue quello nazionale: “Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – si registra un ulteriore calo dei posti letto occupati da pazienti Covid-19: rispetto alla settimana precedente scendono del 13,2% in area medica e del 5,7% in terapia intensiva”.