Sviluppo rurale, tre nuovi bandi per le aziende agricole del Fvg

In arrivo dalla Regione tre nuovi bandi per le aziende agricole del Fvg.

Sono tre i nuovi bandi rivolti alle aziende agricole della regione Friuli Venezia Giulia che stanno per uscire, due dei quali entro la fine di novembre. Il primo focalizzato sugli investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole, il secondo sugli investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale con un focus specifico sull’efficientamento irriguo. A questi si aggiungerà anche un terzo bando (uscita da definire), a valere su fondi del Pnrr, che prevede l’acquisto di mezzi fuoristrada elettrici (trattori) e attrezzatura per l’agricoltura di precisione.

A renderlo noto in occasione di un convegno alla quarta edizione della rassegna Rive a Pordenone è stato Gabriele Iacolettig, nuova Autorità di gestione regionale del Complemento di sviluppo rurale del Fvg nell’ambito del Ps Pac 2023-2027, Piano strategico della Politica agricola comune, ma anche autorità di gestione del Psr 2014-2022, che per la parte di erogazione dei fondi proseguirà fino al 2025.

I bandi.

“I primi due bandi riguardano misure strutturali richieste dal territorio – ha spiegato Iacolettig – la prima legata agli investimenti produttivi delle attività agricole, dalle attrezzature ai miglioramenti fondiari, il cui budget generale vale 42,7 milioni da suddividere anche con un secondo bando in prosieguo di programmazione; la seconda è relativa all’efficientamento degli impianti irrigui esistenti, molto importante visto l’andamento climatico, e su questo ci sono 4 milioni di spesa pubblica”.

Il terzo bando di 8 milioni a valere sul Pnrr, ha puntualizzato l’AdG, è invece “focalizzato sull’attrezzatura, prevede l’acquisto di trattori elettrici, nel limite di 70mila euro per azienda, ma anche l’integrazione degli impianti irrigui con sistemi di precisione, o l’acquisto di attrezzature 4.0, la cosiddetta agricoltura di precisione”. Per definire l’uscita di quest’ultimo bando mancano, riferisce Iacolettig, “alcuni chiarimenti necessari che attendiamo dal Ministero”.