I tassisti di Udine allo stremo, nell’ultimo anno perso l’80% del lavoro

I tassisti del Fvg aderiscono alla mobilitazione del 28 aprile.

Alla mobilitazione nazionale hanno aderito anche i tassisti Fvg, 375 imprese artigiane che occupano 392 addetti e che nell’anno della pandemia hanno visto contrarsi il fatturato fino a superare, nei periodi peggiori, perdite nell’ordine dell’80%. Sulla base delle risposte date dalle imprese nell’ambito della trentesima indagine congiunturale realizzata dall’ufficio studi di Confartigianato-Imprese Udine a gennaio 2021 si stima che ogni azienda abbia perso in media 30mila euro di giro d’affari sfiorando in provincia di Udine i 2 milioni di perdite per superare gli 11 milioni in regione.

Su una scala da 1 a 10, la gravità del crollo nel numero di clienti causata dalle restrizioni imposte per arginare la diffusione del Coronavirus è stata giudicata dai tassisti quasi massima, con un dato pari a 9,4 su 10.

Alla luce di questa situazione, tutt’altro che terminata, i ristori del Governo e della Regione hanno certamente aiutato, ma sono non bastati. “Perché senza gente sui treni, senza trasferte di lavoro, senza turismo e con i ristoranti costretti a chiudere presto noi non abbiamo lavoro”, denuncia il capo categoria dei tassisti di Confartigianato-Imprese Udine, Sandro Modonutti. “I tassisti stanno pagando e pagheranno in termini non più sostenibili la caduta verticale della domanda dovuta all’emergenza pandemica e ai conseguenti provvedimenti restrittivi. Per questo chiediamo al Governo e in particolare ai ministeri competenti di mettere in campo alcune misure, necessarie se vogliamo che le nostre imprese sopravvivano”.