Violenza di genere, in Friuli vittime 1200 donne e 500 bambini

Contro la violenza di genere in Friuli investiti 9,5 milioni in 5 anni.

In Friuli Venezia Giulia, il fenomeno della violenza di genere esiste e i numeri parlano chiaro: alla fine del 2022 i casi hanno riguardato oltre 1200 donne e oltre 500 minori. Le cifre sono quelle della Regione, illustrate dall’assessore alla salute Riccardo Riccardi intervenuto al convegno “La violenza assistita e gli orfani di femminicidio”, organizzato dalla Commissione regionale pari opportunità tra uomo e donna (Crpo), rappresentata al simposio dalla sua presidente Dusy Marcolin.

“La Commissione pari opportunità della Regione ha posto all’attenzione di tutti un tema di grande importanza e, purtroppo, anche di grande attualità – ha commentato Riccardi -. L’incontro è stato un momento di riflessione e di confronto quanto mai necessario, per capire quali sono i fronti sui quali è necessario agire con maggiore incisività, non solo per aiutare le donne vittime di violenza e gli orfani dei femminicidi, ma anche per capire come si possa, insieme, cambiare la cultura che genera violenza, in un tempo storico in cui le tensioni sociali sono sempre più forti e sfociano, nella loro forma più estrema, nella soppressione di una vita umana”.

L’assessore ha poi sottolineato quanto “sia importante intercettare il sommerso, il non detto, il nascosto, della violenza. Un universo multiforme che può cogliere chi lavora a stretto contatto con la comunità locale, in particolare gli assistenti sociali, le strutture locali che fanno capo ai Comuni, le associazioni”.

Con la nuova Legge regionale 12 ‘Interventi per la tutela delle donne vittime di violenza e per il contrasto e la prevenzione di atti violenti e discriminatori’, approvata nel 2021, è stata disciplinata in modo organico la materia del contrasto alla violenza contro le donne, garantendo strumenti regionali di coordinamento e di programmazione attraverso la promozione di una filiera di servizi specialistici distribuiti capillarmente sul territorio regionale e integrati con la rete dei servizi sociali e sociosanitari già presenti.

L’assessore Riccardi ha poi sottolineato che negli ultimi cinque anni, sono state stanziate risorse regionali per oltre 5.625.000 euro che, sommate a quelle statali, di poco meno di 3,8 milioni di euro, ammontano complessivamente a oltre 9,4 milioni di euro.

“Nel 2022 – ha ricordato -, è stata introdotta, inoltre, una nuova misura regionale, integrativa a quella nazionale sul reddito di libertà, destinata a donne sole ovvero con figli minori, in carico ai centri antiviolenza e ai servizi sociali e finalizzata a sostenere percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Una misura che vuole favorire l’acquisizione dell’autonomia delle donne”. Nel 2022, e anche nel 2023, infine, la Regione ha destinato risorse del bilancio regionale per euro 250mila euro a valere su ciascun anno, a integrazione della misura nazionale sul Reddito di Libertà.