Inaugurato a Gemona l’anno accademico dell’Università della terza età

L'intervento dell'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, all'inaugurazione del 37° anno accademico dell'Ute del Gemonese.

Gemona, inaugurato il 37esimo anno dell’Università della terza età.

A Gemona è stato inaugurato il nuovo anno accademico dell’Università della terza età. Un appuntamento che si rinnova per la 37esima volta. “Il valore che l’Università della terza età del Gemonese offre alla persona che ne frequenta i corsi è immediato ma le ricadute sono enormi anche per la nostra comunità e di questo tutti ne siamo grati”.

Lo ha affermato l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, intervenendo all’inaugurazione nella sala consiliare di Palazzo Boton. “L’Ute è una risorsa preziosa per il nostro territorio – ha indicato Zilli -; ho avuto modo nel tempo di apprezzare l’alto valore della programmazione accademica e i risultati che ogni anno si possono apprezzare nella mostra di creatività artistica e manuale che viene organizzata. La vasta offerta di corsi è strutturata in modo tale da permettere di trovare il corso più adatto alle proprie esigenze”, ha commentato Zilli.

I corsi sono 94, 400 gli iscritti.

L’Università di Gemona oggi conta 400 iscritti e una proposta formativa di 94 corsi, 21 dei quali del tutto nuovi rispetto alla programmazione dell’anno precedente.

L’assessore regionale, infine, ha voluto esprimere un ringraziamento al presidente Gianpaolo Della Marina “per l’impegno che profonde assieme ai docenti e ai tanti appassionati che in Ute trovano una grande famiglia dove condividere esperienze ed emozioni oltre che agli amministratori comunali che, come la Regione, proseguono a sostenere le progettualità dell’Ute, luogo di apprendimento e di incontro, punto di crescita personale e culturale”.

L’inaugurazione è proseguita con la prolusione di Claudio Siciliotti, già presidente nazionale dei commercialisti e autore di diversi saggi e pubblicazioni, su ‘L’economia e il sistema Italia: quale progetto per il futuro’.