Candele accese e tanta emozione a Gorizia per la fiaccolata della Croce Rossa

La fiaccolata della Croce Rossa a Gorizia.

La pandemia non ha fermato i volontari del Comitato di Gorizia della Croce Rossa Italiana che, venerdì 25 giugno 2021, hanno organizzato la fiaccolata rievocativa denominata “in ricordo di Solferino 1859” nell’area del parco della Rimembranza della città.

Di norma la fiaccolata, che richiama i volontari da ogni parte del Continente, si snoda per 8 chilometri tra Solferino e Castiglione delle Stiviere. Luoghi simbolo dove il 25 giugno 1859, nel corso della II guerra d’indipendenza, è nata l’idea da parte del ginevrino Henri Dunant di creare un’organizzazione sovranazionale che senza distinzione di schieramenti, razza, credo religioso portasse soccorso ai feriti e malati nel corso dei conflitti. Questo è ancora dopo 162 anni lo spirito che anima i 160 milioni di Volontari della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sparsi in 192 Nazioni.

Il ricordo delle vittime del Covid.

Per il Comitato di Gorizia è stato anche un momento per ricordare i 20 Volontari CRI vittime in servizio del COVID 19 e tutti quei cittadini che sono deceduti durante la pandemia, in modo particolare a coloro che hanno usufruito dei servizi di Croce Rossa. “A partire dal primo lockdown, la Croce Rossa ha attivato diversi servizi, perché è un periodo duro, penso ad esempio alle persone che abitano da sole”, racconta Ariella Testa, presidente territoriale CRI, che continua: “È stato difficile anche per noi: siamo preparati per offrire soccorso in caso di terremoto, facciamo esercitazioni per annegamento, incendio, ma la pandemia è stata, come per tutti, un’esperienza nuova e diversa“.

I volontari hanno dovuto seguire determinati corsi di formazione per acquisire totale consapevolezza di quello che stavano per fare, infatti “fare volontariato è un’impegno, che richiede massima serietà“. “Saper entrare in relazione con gli altri è fondamentale e proprio per questo bisogna essere ben informati e preparati”, spiega la presidente che sottolinea: “Dare disponibilità ad operare significa poi anche esserci, perché tutte le attività vengono programmate secondo gli impegni di ciascuno ed è necessario ricordare che un volontario viene chiamato anche nel caso di emergenza”.

Tante sono le iniziative di CRI Gorizia per sensibilizzare anche i più giovani sulla realtà della Croce Rossa. Da poco si è concluso il periodo di formazione in DAD degli studenti di alcuni istituti secondari nell’ambito della “GARA DIU”, progetto nazionale di sensibilizzazione del diritto internazionale umanitario, che vede la competizione finale a settembre 2021, in occasione del Festival “èStoria”. La presidente Testa ha poi anticipato l’uscita di un libro che raccoglierà delle notizie storiche relative a CRI Gorizia che proprio quest’anno festeggia i suoi cento anni di attività: “La realtà esiste solo grazie ai volontari, che hanno deciso di dedicare una parte della loro vita a darsi disponibili per l’altro, senza voler nulla in cambio”.