La sua attività non è “sostenibile”, l’ordinanza nei confronti della goriziana Miko

L’ordinanza del Tribunale di Gorizia sull’azienda Miko.

Dovrà rivedere tutta la comunicazione sulla sostenibilità l’azienda Miko di Gorizia per il materiale “Dinamica” che produce e che viene utilizzato su alcune auto. Questa l’ordinanza del tribunale di Gorizia, che può essere considerata prima del suo genere in Italia e tra le prime in Europa. Il tribunale ha disposto che la società friulana riveda tutti i messaggi sulla sostenibilità che ha veicolato relative al prodotto in questione, accogliendo così il ricorso presentato dall’azienda Alcantara di Andrea Boragno ai danni della concorrente.

L’ordinanza.

A seguito dell’ordinanza, quindi, la Miko non potrà più usare in riferimento al materiale “Dinamica” definizioni come “la prima microfibra sostenibile e riciclabile”, “100% riciclabile”, “riduzione del consumo di energia e delle emissioni di CO2 dell’80%”, “amica dell’ambiente”, “scelta naturale”, “microfibra ecologica”. Considerando poi che il tema della sostenibilità ambientale è uno di quelli principali al giorno d’oggi, il tribunale ha affermato che i messaggi pubblicitari non erano idonei perché molto generici e “creano nel consumatore un’immagine green dell’azienda senza peraltro dar conto effettivamente di quali siano le politiche aziendali che consentono un maggior rispetto dell’ambiente e riducano fattivamente l’impatto che la produzione e commercializzazione di un materiale di derivazione petrolifera possano determinare in senso positivo sull’ambiente e sul suo rispetto”.

Oltre a tutto il processo di revisione della comunicazione, l’azienda è costretta anche a pubblicare la sentenza sul sito online e ad inviarla ai clienti, tra i quali spuntano nomi di note case automobilistiche.