La ciclovia per Grado è ancora danneggiata dalle mareggiate invernali

La richiesta per sistemare le ciclovie.

Fanno discutere lo stato di abbandono in cui versano la Ciclovia del mare Adriatico e l’Alpe Adria Trail, entrambe passanti per Grado. Per risolvere i problemi lungo i percorsi, il Gruppo consigliare regionale dei cittadini chiede l’intervento della Giunta Fedriga, così da rendere i percorsi ancora più attrattivi.

“Il cicloturismo – spiegano i consiglieri Tiziano Centis e Simona Liguori – è una delle forme di turismo su cui il Friuli Venezia Giulia punta. Il territorio regionale si presta ad un turismo slow, di qualità, fatto di paesaggi variegati e di eccellenze enogastronomiche. C’è poi sempre un
maggiore interesse a fare in modo che le persone si spostino sulle due ruote ecologiche per questioni di salute e di riduzione dell’inquinamento. Infatti, le Nazioni Unite hanno dichiarato il 3 giugno Giornata mondiale della bicicletta“.

La Ciclovia del Mare Adriatico avrebbe il pregio di regalare al visitatore un’immagine che unisce mare e monti. Tuttavia, come sottolineano i due civici, il percorso si trova in totale stato di abbandono e per ragioni di
sicurezza è stato addirittura chiuso.

“Un’altra pista importante – proseguono Centis e Liguori – è quella dell’Alpe Adria Trail, che collega Salisburgo a Grado. Anche questo percorso necessita di alcuni interventi perché è stata danneggiata dalle mareggiate invernali. Presenta 43 tappe, ciascuna lunga circa 20 chilometri, per un totale di 750 chilometri tra Austria, Slovenia e Italia: un percorso molto importante su cui PromoTurismoFvg sta lavorando da molti anni affinché ci sia il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse del territorio
regionale”.

I consiglieri chiedono dunque l’intervento dell’esecutivo Fedriga affinché vengano messe in campo tutte le azioni utili a garantire i fondi e interventi costanti. “Non risolvere al più presto il problema organizzando una manutenzione ordinaria delle due piste sarebbe quantomai inopportuno”, concludono Centis e Liguori.