Ristoranti e ombrelloni chiusi, a Lignano la stagione finisce con polemica

La stagione turistica di Lignano per qualcuno si è chiusa troppo presto.

Con un settembre che non è stato avaro di sole e temperature estive, tanto che anche questa settimana si attesteranno sui 29-30 gradi di massima, il tema diventa ancora più “caldo”: molti, infatti, hanno criticato gli operatori di Lignano per aver chiuso la stagione turistica troppo presto.

Nella località balneare friulana, infatti, lo stop ufficiale è stato il 17 settembre mentre altri posti a vocazione turistica chiudono i battenti il 30 del mese come accade ad esempio a Jesolo: per diverse persone, quella della cittadina è quindi una chiusura anticipata che spinge i visitatori a scegliere altre mete, nonostante lo slogan secondo il quale “Lignano non si ferma”.

Certo, da un lato, chi è andato al mare in questo periodo (e ancora per questa settimana), ha potuto godere di lettini e ombrelloni gratuiti, dall’altro, ovviamente, l’offerta di servizi è calata rispetto al clou della stagione.

Ma è davvero così? A cercare di fare chiarezza è Manuel Rodeano, presidente di Lisagest. “Come ogni anno – spiega -, in questo periodo si da la stura alle polemiche circa le chiusure stagionali più o meno anticipate, la mancata destagionalizzazione e così via. In primis, oltre alle chiusure di hotel e pubblici esercizi, la spiaggia e i suoi servizi tengono sempre banco. Per quanto di mia competenza devo dire, e la clientela abituale ne è assolutamente edotta, che sebbene la stagionalità balneare termini la domenica successiva al 15 del mese, i servizi vengono mantenuti oltre“.

Le operazioni di disallestimento della spiaggia.

Rodeano spiega che la dotazione di materiali della Lisagest conta su 6mila ombrelloni ed oltre 12.000 lettini: numeri che soddisfano le esigenze ferragostane, ma che hanno poco senso nella seconda metà di settembre.

“Per questo motivo – continua -, da metà mese si iniziano i lavori di disallestimento che richiedono circa 40 giorni. Lettini ed ombrelloni vanno lavati e sanificati per essere immagazzinati perfettamente asciutti. Quindi mentre il personale si dedica a queste operazioni la spiaggia rimane fruibile con i suoi servizi. Nella settimana dal 18 a domenica 24, l’unica differenza rispetto a prima è stata che il materiale è di libero uso“.

I servizi attivi

“Le necessità del settore ricettivo concordate con le strutture ancora aperte vengono soddisfatte così come quelle del turista occasionale – sottolinea il presidente -: il servizio di salvamento è garantito dalle 10 alle 18, i servizi e le docce sono accessibili, i bar, tutti operativi, Terrazza a Mare compresa”.

Da lunedì 25 settembre, il materiale ha continuato ad essere liberamente disponibile così come i servizi; modifiche, invece, per i bar in spiaggia che hanno chiuso mentre il servizio di salvamento come da apposita ordinanza sarà garantito sabato 30 e domenica 1° ottobre.

“Così – continua Rodeano -, abbiamo scavallato il mese garantendo a tutti, e sono comunque numeri piccoli, di godere degli ultimi raggi di sole e degli ultimi tuffi. Ha un senso andare oltre? Non credo, la prima burrasca equinoziale porterà un tracollo delle temperature e saremo a tutti gli effetti entrati in autunno. Non per questo ci ritroviamo con una città sprangata e chi lo afferma dice il falso”.

“Per tante attività chiuse, molte sono ancora aperte, alcuni hotel chiuderanno a fine ottobre e da anni ormai, con lo slogan #lignanononsiferma, nei fine settimana di settembre, ottobre e novembre sono programmati eventi sportivi e non solo per offrire ad appassionati e semplici turisti un’occasione per venire a Lignano fuori stagione. Quindi – conclude -, basta articoli, polemiche e commenti stucchevoli quando non strumentali. Lignano fa del suo meglio tenuto conto di condizioni e dati oggettivi, anche se, e ne siamo tutti consci, il meglio è migliorabile e ci si sta lavorando. A questo proposito appuntamento al prossimo 7 dicembre con l’inaugurazione di Lignano Natale D’Amare che per un mese filato allieterà concittadini e turisti”.