Luci accese a Monfalcone in solidarietà dei pescatori bloccati in Libia

Iniziativa del sindaco di Monfalcone per tenere alta l’attenzione.

Dei fari sul canale Valentinis a fianco delle barche da pesca e le luci del Palazzo municipale e della fontana di piazza Unità accesi a veglia. Così il Comune di Monfalcone intende mantenere alta l’attenzione sulla vicenda dei 18 pescatori di Mazara del Vallo bloccati in Libia ormai da più di cento giorni chiedendo che si ponga fine a una ingiustizia inaccettabile. Un gesto altamente simbolico che ha trovato concordi anche i pescatori monfalconesi, che hanno prontamente aderito.

Come stabilito da una delibera di giunta, l’illuminazione si protrarrà fino a quando i siciliani non saranno liberati dallo stato di fermo a Bengasi e faranno ritorno nelle loro case. “Troviamo sia vergognoso – commenta il sindaco, Anna Maria Cisint – che un’altra volta il nostro Governo dimostri di non avere né l’autorevolezza né l’interesse a imporsi per riportare a casa dei suoi concittadini, padri di famiglia e lavoratori. Già con i marò non è stata dimostrata alcuna autorità istituzionale, ora si stanno ripetendo gli stessi inaccettabili errori, lasciando in balia degli eventi in uno Stato straniero delle persone e pregiudicando così l’immagine dell’intero nostro Paese”.

Giacomo Tranchida ha infatti diffuso una lettera aperta tra tutti i primi cittadini delle città costiere, avviando una campagna di sostegno e richiamo dell’attenzione dell’opinione pubblica in vista delle imminenti festività natalizie.

“Visto che non ci sono schiarite all’orizzonte – conclude il sindaco – abbiamo deciso di aderire alla richiesta del sindaco di Trapani, stabilendo che le luci resteranno accese a oltranza fino a che non sarà risolta la vicenda. Abbiamo pensato di coinvolgere i soggetti che rappresentano la categoria professionale direttamente coinvolta nella vicenda, trovando la collaborazione della Cooperativa pescatori di Monfalcone per rendere ancora più forte il messaggio che desideriamo inviare”.