Firmata l’acquisizione dei beni e cimeli del Museo Storico Militare a Palmanova.
Dopo un lungo percorso durato 11 anni, il Comune di Palmanova ha ufficialmente acquisito i beni e i cimeli del Museo Storico Militare, inclusi Porta Cividale, una sezione dei Bastioni e la Caserma Isonzo. Oggi, negli spazi della Caserma Isonzo, è stato firmato il passaggio dei cimeli al patrimonio comunale, mentre il trasferimento degli immobili verrà formalizzato nelle prossime settimane.
Una cerimonia storica per la città
Alla cerimonia hanno partecipato Sebastiano Callari, assessore regionale al patrimonio, Giuseppe Tellini, sindaco di Palmanova, e Francesco Martines, consigliere regionale FVG. L’evento ha rappresentato anche l’occasione per consegnare un Encomio Solenne al Museo della Grande Guerra e della Fortezza di Palmanova, riconoscendo l’opera di promozione, valorizzazione e memoria condotta dal 1990, che ha contribuito allo sviluppo economico e turistico della Fortezza.
“Quella di oggi non è solo la formalizzazione di uno degli ultimi atti che concludono il passaggio di proprietà dei beni mobili e immobili del Museo Storico Militare. È un momento storico per tutta la nostra città – ha commentato il sindaco Tellini -. Questi beni, attentamente catalogati, diventeranno patrimonio cittadino e troveranno spazio, dopo un adeguato lavoro di riqualificazione degli ambienti, nei rinnovati locali di Porta Cividale e Palazzo del Governatore alle Armi.”
Un iter lungo 11 anni
Il Consiglio Comunale aveva approvato poco più di un mese fa l’acquisizione del Museo Storico Militare, seguendo le indicazioni del Decreto Legislativo n. 112 del 10 luglio 2025. L’iter statale, iniziato nel luglio 2014, ha visto susseguirsi quattro commissioni paritetiche e si è concluso con la firma finale dello Stato nel giugno 2025. Il Consiglio Comunale ha inoltre richiesto la completa acquisizione del Palazzo del Governatore delle Armi, includendo tre appartamenti precedentemente esclusi, due sale e l’ingresso principale.
Martines: “Un lungo percorso finalmente concluso”
“Festeggiamo, dopo tanti anni, il passaggio definitivo del Museo Militare – ha detto Martines -. È stato un lungo percorso, non facile, che ha richiesto pazienza e impegno politico e istituzionale. Ora finalmente vediamo la sua conclusione, dando alla città stellata la gestione di beni che saprà valorizzare per crescere ancora nel turismo e nel suo sviluppo economico, sociale e culturale.”
Callari: dalla memoria alla cultura di pace
L’assessore regionale al patrimonio Sebastiano Callari ha sottolineato il valore culturale e simbolico dell’acquisizione: “Questi progetti si realizzano quando gli amministratori locali ci mettono non solo lavoro ma anche cuore. Si realizzano quando si lavora assieme, senza ideologie o bandiere. Oggi Palmanova può diventare centro di una cultura di pace. I cimeli rappresentano ciò che questa Regione è stata a livello nazionale. Dalle tragedie ora è il tempo di farne tesoro per parlare al mondo di pace.”
Callari ha inoltre evidenziato il ruolo della Regione nel sostenere i Comuni nella valorizzazione dei beni acquisiti, ricordando il fondo istituito con la legge di assestamento 2024.
Un patrimonio per la città e il Friuli Venezia Giulia
La firma del giugno scorso del Consiglio dei Ministri ha sancito il trasferimento di Porta Cividale, del Museo Militare nel Dongione, della Caserma Isonzo e di un’ampia area dei Bastioni UNESCO allo Stato, quindi alla Regione FVG e infine al Comune di Palmanova.
Tellini ha concluso: “Questa acquisizione ha un valore straordinario per Palmanova e ne esalta il ruolo centrale nel panorama culturale e storico del Friuli Venezia Giulia. I cimeli del Museo Militare possono essere un biglietto da visita straordinario per attrarre sempre più persone nel territorio e far conoscere loro la nostra storia.” L’evento rappresenta un ulteriore tassello nella valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città stellata, rafforzando il legame tra memoria, turismo e sviluppo economico e sociale.




