Forlì schianta Udine anche in Gara 3 e chiude la serie di semifinale 3 a 0

La gara 3 di semifinale dell’Apu Udine nel campionato di Legadue

Fine del sogno per l’Apu Old Wild West Udine. Dopo le due finali perse nelle ultime due stagioni, i friulani escono mestamente subendo un secco 3 a 0 in semifinale contro la Unieuro Forlì che approda in finale dove troverà la Vanoli Cremona. Gara 3 finisce 83 a 65 per i romagnoli, con Udine mai realmente in partita.

Dopo il 6 a 2 iniziale targato Apu sono gli ospiti a macinare gioco e chiudere il primo quarto in doppia cifra di vantaggio sul 21 a 11. Udine ha sempre i soliti problemi : gioca male e solo di uno contro uno, apre pochissimo il campo per i tiratori, tira poco e malissimo da tre e dalla lunetta. Gentile si carica sulle spalle i suoi tirando tanto e segnando parecchio, ma sbattendo spesso contro la difesa. Terry non viene mai innescato, Briscoe non attacca più il canestro e finisce a guardare tutta la ripresa in panchina. Forlì senza fare grandi cose, ma solo giocando di squadra e segnando i tiri aperti da tre chiude il primo tempo in vantaggio 45 a 32. Eloquente la differenza al tiro dalla lunga distanza: 8 su 15 i romagnoli, 1 su 8 i friulani. Impossibile pensare di vincere.

Nel terzo quarto Forlì si blocca e per quasi 4 minuti non trova punti, Gentile trova 3-4 canestri d’autore ma sono due triple di Monaldi e una tabellata dalla lunga di Palumbo a riportare a contatto Udine sul 55 a 56. Si tratta di un fuoco di paglia e di una reazione di nervi perchè nell’ultimo quarto gli ospiti affondano il colpo con alcuni canestri di Sanford e Cinciarini e dilagano davanti ad un pubblico udinese che comincia ad abbandonare in anticipo il PalaCarnera. Per Udine si salva Alessandro Gentile, autore di 25 punti ed unico in doppia cifra della squadra.

Molta la delusione di coach Carlo Finetti a fine partita: “C’è grande rammarico per questo 3 a 0 subito, la sconfitta di gara 1 è stata pesante perchè una vittoria poteva darci una spinta emotiva. Ringrazio ancora il pubblico che anche oggi era numeroso ed è così da inizio stagione. Ci dispiace non essere ancora riusciti a conquistare la serie A, ma penso si possa guardare al futuro con ottimismo”. Tanta delusione anche per Vittorio Nobile, uno dei cuori pulsanti della squadra: “Siamo amareggiati per non essere riusciti a vincere almeno una partita in casa davanti ad il nostro pubblico. Sicuramente è stato un anno molto difficile con tanti cambiamenti, purtroppo Forlì ha meritato di andare in finale. Ai tifosi dico di non mollare perchè ci riproveremo il prossimo anno”. Dispiaciuto ovviamente il presidente Alessandro Pedone : “Inanzitutto complimenti a Forlì che ci ha battuto tre volte giocando una ottima pallacanestro facendo segnare chiunque e non dipendendo dai singoli. Detto questo noi abbiamo avuto problemi con la coppia di americani. Un problema che ci trasciniamo da settembre nei confronti di uno (intendendo Isaiah Briscoe), non voglio addosargli la colpa ma si è chiaramente visto fosse in sciopero. La nostra reazione oggi è arrivata dall’anima operaia, ma senza americani in A2 è praticamente impossibile. Voglio ringraziare coach Finetti per aver preso in mano una squadra che non aveva costruito lui e che anche stasera ha dimostrato di avere le palle tenendo uno scioperante in panchina. Ora noi dobbiamo sbollire la rabbia e capire quello che si è sbagliato”.