Incidente di Pasqua: Valentina perde la vita con la figlia in grembo, condannato il compagno

L’incidente a Pasqua 2024 costò la vita a Valentina Urli, che era incinta.

È stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione Giulio Stoppa, il 28enne padovano che era alla guida della BMW finita fuori strada il giorno di Pasqua del 2024: nell’incidente perse la vita la compagna Valentina Urli, 32 anni, friulana di Tarcento, che era incinta al quinto mese della loro prima figlia, Amelie.

La sentenza è stata emessa dal Gup Maria Luisa Materia al termine del rito abbreviato. Al giovane, residente a Fossalta di Trebaseleghe, è stata anche disposta la sospensione della patente per quattro anni. La Procura lo aveva indagato per omicidio stradale e procurato aborto.

Secondo le ricostruzioni, la coppia si stava recando ad Adria, dai genitori di lui, quando lungo corso Stati Uniti a Padova, in prossimità di via Messico, l’auto ha perso aderenza sull’asfalto bagnato, affrontando una rotatoria a velocità sostenuta. L’accusa parla di 105 km/h, contro un limite di 50. La difesa ha stimato 97,8 km/h, una differenza minima ma cruciale rispetto alla soglia dei 100 km/h, oltre la quale scatterebbe l’aggravante della velocità eccessiva. La BMW ha urtato un palo della luce e poi un albero, finendo distrutta nell’aiuola centrale. Nessuna altra vettura è rimasta coinvolta.

Valentina lavorava nella discoteca Melody di Castelfranco Veneto. Il cuore della piccola Amelie ha smesso di battere due giorni dopo l’incidente; la madre è deceduta il 3 aprile, quattro giorni dopo lo schianto. La coppia avrebbe dovuto sposarsi l’11 maggio.