Valentina, Claudio e Aurora: la nuova vita a Tarvisio.
La decisione di mollare tutto per inseguire quello che era diventato il loro sogno nel cassetto è stata presa in pochi giorni: così Valentina Cataldo, 47 anni, assieme al marito Claudio Malomo, suo coetaneo, la figlia Aurora e la loro bassottina Ela hanno messo in valigia tutta l’audacia necessaria per iniziare una nuova avventura.
Un salto nel vuoto che parte da Roma e che, in men che non si dica, approda al ristorante “La slitta” all’interno del villaggio “Camporosso 2”, a Camporosso in Valcanale, una raccolta realtà nel Comune di Tarvisio. Ma andiamo con ordine. Valentina e Claudio sì conoscono venticinque anni fa, a Roma. Lei ha due attività di famiglia già molto ben avviate, una delle quali “Lemoncocco”, uno dei chioschi storici dei quartieri Parioli; Claudio, invece, lavora per una ditta molto ben avviata. Già dalle prime uscite da fidanzati, Claudio racconta con immenso entusiasmo di quell’appartamento di famiglia in Friuli, al villaggio “Camporosso 2”, del quale ne è proprietario.
“Ti porto a Tarvisio, fu una delle prime cose che mi disse Claudio” ricorda sorridendo Valentina, che replicò in una maniera tutt’altro che scontata: ” E dove sarebbe questa località?” fece scoppiare la giovane coppia in una sonora risata. Ben presto, però, non solo Valentina conobbe quel villaggio, ma anche gran parte del territorio friulano, che le entrò nell’anima, anno dopo anno, vacanza dopo vacanza. Ritornare a Roma diventava sempre più difficile, il cuore di Valentina era a tutti gli effetti oramai rapito dal Monte Lussari e da tutte le sfaccettature che lo adornano.
Tuttavia, la vita di Valentina, Claudia e Aurora , che nel frattempo diventa adolescente, prosegue in linea retta: vita e lavoro a Roma, vacanze a Camporosso. Fino a tre anni fa, in cui ci fu la grande svolta: “L’amministratore del residence ci fece una proposta a bruciapelo: prendere in gestione un locale all’ interno del residence, farlo rifiorire, visto che le serrande purtroppo erano chiuse già da qualche tempo”, spiega Valentina. “Li per lì ci sembrò una follia, come avremmo potuto mollare tutta la nostra vita per imbarcarci in un’ esperienza della quale non vi era nulla di certo?” spiega la donna. “Ne parlammo, una volta rientrati a Roma, anche con nostra figlia, la quale dette una risposta in grado di lasciarci basiti, ma anche di darci quello ‘scossone’ che spazzò via ogni dubbio: “Allora, che aspettiamo a partire?” disse con una certa autorevolezza Aurora.
Detto, fatto. Il trasloco fu pressoché immediato, il richiamo del Friuli era rimasto per troppo tempo inascoltato, ma ora era il momento di lasciare la propria Terra e di iniziare una nuova vita proprio in questa regione. Valentina e Claudio danno il via alle danze e riaprono con successo “La slitta” , nome conferito in onore al Monte Lussari, che di notte , quand’è illuminato, ha per l’appunto la parvenza di una grande slitta, propongono ai loro clienti una fusione di cucina romana e friulana, per abbracciare tutta la clientela, che nel frattempo li ha accolti a braccia aperte. Anche Aurora, ora diciottenne, perno fondamentale di questo repentino cambiamento, ha cambiato completamente direzione, passando dal liceo classico al liceo scientifico sportivo. Tre vite stravolte, che hanno trovato nella nostra regione il loro habitat ideale, circondati da quella magia unica, inspiegabile, incantevole.