Venanzi o De Toni? A Udine il centrosinistra si divide

Udine verso le elezioni del 2023

Nel 2023, Udine andrà alle elezioni. E se Pietro Fontanini non si è ancora ufficialmente esposto su un suo secondo mandato, dall’altra parte la situazione non è certo più chiara.

Anzi. Come da tradizione, il campo progressista si è spaccato su due nomi, quello del capogruppo Pd in consiglio comunale Alessandro Venanzi e quello dell’ex rettore dell’Università di Udine, Alberto Felice De Toni. Due nomi che non solo stanno frazionando quel campo largo che si era andato formando negli ultimi mesi, ma che stanno creando divisioni anche all’interno dello stesso Partito Democratico. Al punto che qualcuno ha invocato le primarie sulla cui opportunità, però, non tutti sono d’accordo.

Venanzi, per ora, ha ricevuto la “benedizione” di Enrico Bertossi, politico di lungo corso e attuale capogruppo di Prima Udine, e qualche giorno fa quella di Sinergia Civica, l’associazione presieduta da Aurelio Ferrari. Dall’altra parte, a sostegno di De Toni si sono schierati il gruppo di Innovare capitanato da Federico Pirone, Salvatore Spitaleri (punto di riferimento del Pd in regione) e ora anche la lista civica dei Cittadini, che ha annunciato ufficialmente il suo appoggio all’ex rettore.

Nelle prossime settimane, sarà quindi da vedere quale strada il campo progressista sceglierà e, soprattutto, se sarà o meno una strada condivisa.