Murale imbrattato a Udine, quel passato scomodo dell’artista Mestroni

Le polemiche sull’artista Mestroni.

Di recente, mani ignote hanno imbrattato il suo murale su Pasolini. E se tanti avevano condannato il gesto, ora sull’artista Simone Mestroni infuria la polemica.

Molti ricordano alcuni episodi del passato. Appena nata la “Città della poesia”, che vede Mestroni impegnato con passione, l’artista aveva pubblicato alcune foto sui social mimando dei finti “baffi di Hitler”. E così, tra immagini di croci celtiche che lo ritraggono con un profilo ora cancellato e riferimenti al Terzo Reich, gli episodi in passato non sono mancati. Alcuni, poi, menzionano il passato da ex dirigente del partito neofascista di Forza Nuova.

“È evidente – dicono alcuni suoi “non simpatizzanti” – che Simone Mestroni sia un neofascista, con idee pericolose per una libera democrazia e distanti dalla nostra Costituzione. Lui stesso non le ha mai rinnegate. In questi giorni siti e giornali riportano il fatto di un imbrattamento di un suo murale su Pasolini: media e politica hanno stigmatizzato il gesto, ma la frase non è falsa. Le frasi sul muro sono anonime e l’anonimato è una forma di protezione, in quanto l’autore frequenta persone estremiste e violente“. “Alcuni – si legge ancora in un documento – hanno fatto riferimento al suo “passato” definito turbolento, per indicare nel progetto dei murales la sua rinascita, ma non si rendono conto che quel passato è ancora qui ed è attuale. I profili con i nickname sono stati rimossi da Mestroni quando si è accorto che potevano minare il suo lavoro con comuni e istituzioni: perché basterebbero poche ricerche on line per conoscere il cosiddetto Mestroni pensiero”.