Le superiori di Udine non vengono prese in contropiede dal nuovo Dpm

L'ingresso dell'Uccellis da via Gemona

Le reazioni dei presidi delle superiori di Udine.

A poche ore dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm del governo, che ha previsto ingressi scaglionati per gli istituti superiori a partire dalle 9, allo scopo di ridurre il sovraffollamento sui mezzi pubblici, anche a Udine ci si riorganizza per garantire la sicurezza e la continuità dell’anno scolastico. Ma non mancano le sottolineature.

“Il Dpcm non potrà esser applicato a tutte le scuole per lo scarso preavviso, manterremo l’organizzazione attuale – spiega il preside dell’Isis Malignani Andrea Carletti -. Il nostro istituto si è mosso secondo il principio di flessibilità del tempo e dello spazio. Organizzando venti classi in meno la mattina, portandole al pomeriggio da mezzogiorno alle 17. Non ci sono stati problemi con le famiglie e gli ingressi scaglionati vengono già rispettati con l’entrata e l’uscita in sei aree diverse della scuola, optando per quelle più vicine all’entrata della classe”.

Pronti ad intervenire per allinearsi alle misure del Dpcm al liceo classico statale Stellini. “Presto ci riuniremo con il Consiglio d’istituto per capire come agire, ma per il momento non si sono creati disagi. Le vecchie predisposizioni risultano ancora valide e buone”, dice il preside Luca Gervasutti.

Anche all’istituto Uccellis non sono stati colti impreparati dal decreto. “Dal 16 settembre ci eravamo già organizzati anche con gli studenti informandoli attraverso dei webinar sulle nuove disposizioni. Per il momento aspettiamo maggiori direttive”, risponde la vice collaboratrice Francesca Battucletti.