La solidarietà dei dipendenti della Saf verso il collega ghanese gravemente malato

L’annuncio alla cerimonia natalizia.

La famiglia di un collaboratore della Saf di origini ghanesi con gravi problemi di salute ha voluto fare un ringraziamento pubblico per l’iniziativa di solidarietà dei colleghi che, grazie a una colletta tra i dipendenti Saf, ha permesso di acquistare i biglietti aerei per i familiari che hanno potuto così raggiungerlo in Italia e sostenerlo in questo momento delicato.

L’annuncio è stato fatto in occasione della tradizionale cerimonia natalizia di Saf con i dipendenti, alla presenza dei dirigenti dell’Azienda, del Presidente della Regione Massimiliano Fedriga e del sindaco di Udine Pietro Fontanini. 7 i dipendenti premiati quest’anno con la medaglia d’oro per i 25 anni di servizio in Saf.

Angelo Costa, Presidente Saf e amministratore delegato di Arriva Italia (società che detiene la maggioranza delle quote Saf) e Alberto Toneatto, amministratore delegato di Saf, hanno consegnato le medaglie d’oro a Mauro Gorizzizzo, Nicola Lauzzana, Fabrizio Musig, Gianluca Tinolli, Lucio Viotto, Arnaldo Zampa e Brunetto Cantarutti.

La cerimonia di Natale è stata inaugurata con il benvenuto del dottor Costa, che ha ricordato le sfide che Saf ha di fronte con il nuovo contratto di servizio: “Abbiamo l’obiettivo – anche come Arriva Italia – di offrire alla collettività un miglioramento del servizio in termini di efficienza e di costi, anche attraverso il consolidamento delle partnership con gli altri operatori e dell’integrazione ferro-gomma. Ci saranno ricadute positive per tutti, sia per chi utilizza il servizio di trasporto pubblico, ma anche per i dipendenti di questa azienda che hanno una prospettiva di 10/15 anni di stabilità di contratto”.

L’augurio speciale per il Santo Natale è rivolto a tutti gli operatori a contatto con il pubblico: “è responsabilità di ciascuno di noi la costruzione di relazioni positive con le persone che salgono sui nostri mezzi. Attraverso un sorriso o un saluto proviamo a migliorare la società in cui viviamo: un’opportunità per migliorare anche il lato non strettamente professionale ma più umano del lavoro che facciamo”.