Dedicato ai malati di diabete di tipo 1.
È partito il 20 novembre in ASUFC il progetto “Vivere con il Diabete di Tipo 1 – Percorso Psicoeducativo in 4 Incontri”, nato dalla collaborazione tra la Clinica Psichiatrica e DCA e la Struttura di Diabetologia dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale. L’iniziativa è rivolta ai pazienti che ogni giorno convivono con questa patologia cronica, offrendo non solo cure mediche, ma anche un supporto psicologico mirato.
“La ricerca dimostra che il supporto psicologico migliora l’aderenza terapeutica e riduce il rischio di complicanze, favorendo la riduzione dello stress quotidiano legato alla gestione della malattia. Questo progetto, unico in Friuli-Venezia Giulia nel suo genere, vuole essere un primo passo per offrire una cura sempre più empatica e vicina alla persona”, spiega il dottor Andrea Da Porto, responsabile della SOSD Diabetologia e coordinatore della Rete Diabetologica di ASUFC.
In regione oltre 7.000 persone convivono con il diabete di tipo 1, una condizione che richiede attenzione clinica e un forte equilibrio psicologico. Studi recenti evidenziano come fino al 40% dei pazienti sperimenti ansia o depressione legate alla gestione quotidiana della malattia, con ripercussioni significative sul controllo glicemico e sul rischio di ricoveri per complicanze acute.
Il percorso prevede quattro incontri settimanali di due ore ciascuno, guidati da psicologi esperti in psico-diabetologia. L’obiettivo è rafforzare la motivazione, ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita attraverso psicoeducazione interattiva, mindfulness, role-playing e condivisione di esperienze. Gli incontri verranno ripetuti durante l’anno in base alle richieste dei pazienti della Struttura Diabetologica di Udine.
“Offrendo assistenza psicologica altamente qualificata, possiamo dare un sostegno completo e integrato alle persone che intraprenderanno questo percorso”, afferma la dottoressa Sarah Perini, psicologa e infermiera esperta di diabete, co-ideatrice del progetto insieme allo psicologo Dario Marin.
Secondo il professor Marco Colizzi, direttore della Clinica Psichiatrica, “il diabete non è solo una questione di glicemia: è una sfida che coinvolge mente, emozioni e relazioni. Con questo percorso vogliamo dare alle persone strumenti concreti per sentirsi più forti e meno sole”.
Il progetto punta a promuovere consapevolezza emotiva, migliorare l’autoefficacia, ridurre lo stress e potenziare le abilità relazionali dei partecipanti, affrontando in modo integrato le sfide quotidiane legate al diabete di tipo 1.
I numeri in Italia confermano la rilevanza del problema: circa 4 milioni di persone convivono con il diabete, di cui 300.000 con tipo 1. Negli ultimi trent’anni, la prevalenza del diabete di tipo 1 è aumentata del 28%, e il costo annuo per il Servizio Sanitario Nazionale supera i 14 miliardi di euro, di cui il 75% legato a complicanze evitabili. Circa il 40% dei pazienti sperimenta ansia o depressione, mentre tra i giovani circa il 30% soffre di Diabulimia (omissione volontaria della terapia insulinica) con una prevalenza di disturbi del comportamento alimentare dieci volte superiore rispetto alla popolazione generale.




