Gran finale a Campoformido per il festival itinerante Cinema di famiglia

La rassegna chiude con un appuntamento a Basaldella.

Dopo le tappe a Moruzzo, Rive d’Arcano, Tavagnacco, Reana del Rojale e Buja, “Cinema di Famiglia”, festival itinerante – organizzato dalla cooperativa Belka Media, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il patrocinio dell’Ente Friuli nel Mondo e in collaborazione con la casa di produzione Raja Films – nato da un’idea di Massimo Garlatti -Costa, con la direzione artistica di Elisabetta Ursella, dà appuntamento nella sala parrocchiale di Basaldella, domenica 25 ottobre, alle 17. Un appuntamento pomeridiano nato dall’idea di coinvolgere le famiglie, per proporre alle nuove generazioni la “macchina del tempo” delle pellicole ritrovate.

L’entrata è libera ma la prenotazione è obbligatoria inviando una mail alla biblioteca di Campoformido: biblioteca@comune.campoformido.ud.it o telefonando al 0432 652083. L’evento si svolgerà nel rispetto delle disposizioni anti-Covid. Per ulteriori informazioni si consiglia di seguire la pagina Facebook del Festival (https://www.facebook.com/cinemadifamiglia/) o di chiamare il numero 3516658545.

Nel pomeriggio a Basaldella di Campoformido “Cinema di Famiglia” proporrà una sintesi delle pellicole già proiettate negli appuntamenti precedenti, tutti serali. Sarà possibile vedere i film di Tarcisio Baldassi, Riedo Feruglio, Alessandro Mazzoni e di tutti gli altri filmmaker ante litteram che hanno raccontato il Friuli, tra gli anni ’50 e ’70, con le loro cineprese amatoriali e che hanno avuto un’accoglienza sorprendente e molto partecipata. I filmati proposti saranno diversi. Gite, del dopolavoro di Adegliacco tra il ’50 e il ’60: volti di persone che a Pasquetta o nella giornata del I Maggio in sella alla loro bicicletta e, accompagnati da musicisti, giungevano nei paesi del Friuli dove improvvisavano merende con canti e balli, nei prati, piazze e strade. Matrimoni racconterà, in un excursus, il cambiamento della celebrazione tra il 1950 e il 1970. Giostre ma anche Maiali e Polli, sono due capolavori di sintesi e narrazione del mondo fine anni ’50. Divertirsi, invece, farà vedere come passavano il tempo libero tra famiglia e amici i nostri padri e nonni, tra bocce, pesca alla trota, gare ciclistiche e partite tra scapoli e ammogliati.