Bilancio di previsione di Tolmezzo da rifare, ma crescono Imu e Irpef

Approvato il bilancio di previsione, ma serviranno variazioni.

Bilancio di previsione 2020 del Comune di Tolmezzo approvato, ma tutto da rifare. È la paradossale situazione vissuta mercoledì sera quando, in videoconferenza, il consiglio comunale ha approvato il documento economico. Il perché di questa singolare vicenda lo spiega il sindaco Francesco Brollo.

“Nonostante sia stato approvato sotto lo stato di emergenza da Covid-19, con il coronavirus non ha nulla a che fare – commenta il primo cittadino di Tolmezzo -. Il bilancio era stato predisposto due mesi fa e poi congelato a causa della situazione emergenziale. Oggi non ha senso perché descrive un’altra realtà oggi non più presente. Né le entrate, né le uscite, né soprattutto i bisogni di due mesi fa sono i medesimi di oggi, anzi”. E allora perché approvarlo proprio ora? “Perché senza bilancio approvato i comuni si bloccano – fa notare Brollo -: tanto vale approvarlo subito anche se sballato e correggerlo nei prossimi mesi attraverso le “variazioni”, piuttosto che attendere un quadro della situazione che rischiamo di non avere da qui a fine anno”.

Il documento economico di previsione, però, contiene elementi che hanno comunque validità: nella fattispecie, il piano delle opere pubbliche che prevede lavori per 9 milioni e mezzo, per complessivi 15 interventi a partire da quelle per il consolidamento antisismico delle scuole a quelle di messa in sicurezza della viabilità come la realizzazione della rotonda nella zona del bar Stadio. C’è poi la riduzione del debito del Comune (ora di 5 milioni e 423 mila euro, con debito pro capite di 538 euro, contro i 612 dello scorso anno) e l’aumento dell’addizionale Irpef e Imu, “elementi – sintetizza il sindaco – che nulla hanno a che fare con l’emergenza Covid-19”.

Proprio l’incremento di due coefficienti, in piena emergenza coronavirus, sembra stonare con il periodo che stiamo vivendo. Brollo spiega il motivo di questo ritocco: “Tolmezzo non poteva più permettersi di tenere Irpef e Imu più basse di diversi altri comuni assimilabili che inoltre hanno già più trasferimenti regionali”. Da qui i provvedimenti: “Aumentiamo l’Imu a 8,6 quando ad esempio Spilimbergo già ce l’aveva a 8,7, Tavagnacco a 8,6, Latisana 8,6, Tarvisio 10,6, Tarcento 8,75, San Daniele 8,6. Comuni che hanno più trasferimenti pro capite; noi siamo più poveri di loro e avevamo tasse più basse, non era più sostenibile”. Per quanto riguarda l’addizionale Irpef, il sindaco svela che “al massimo va progressivamente allo 0,80% come Gemona, Maniago, Cividale. Ogni anno riceviamo di meno e per questo stesso motivo prima due volte i sindaci che mi hanno preceduto, Prima Cuzzi e poi Zearo sono passati in aumento Irpef da 0 a 0,25 e da 0,25 a 0,50 e poi io a 0,65 e ora 0,80. Questa necessità è riconosciuta in un documento approvato da tutto il consiglio comunale, maggioranza e opposizione insieme, che dice alla Regione: non è possibile che il comune di Tolmezzo possa continuare come succede da decenni, a ricevere così pochi trasferimenti, ogni anno di meno”.

A parte queste certezze, Brollo fa notare che “questo bilancio è da prendere e rivoltare come un calzino. Ed è ciò che faremo, perché le entrate e le uscite sono false rispetto alla realtà, perché avremo meno entrate e guadagni per minori spese. Tra qualche settimana avremo una previsione di quanto incasseremo di meno e, di conseguenza, di meno spenderemo”.