I discoli che finivano nelle case di correzione, un libro ora li ricorda

Sarà presentato sulla pagina Fb della biblioteca di Cividale.

Storie commoventi, di tanti bambini che anche solo per fuggire alla fame e alle malattie venivano riconosciuti discoli per legge e ospitati nelle case di correzione. I loro racconti ora sono riuniti nel volume A cercar nidi. Storie di minori discoli 1914-1920 dalle carte dell’Archivio di Stato di Udine, il nuovo libro edito da LaNuovaBase, che il Comune di Cividale del Friuli presenterà al pubblico, in modalità on-line sulla pagina fb della biblioteca (@bibliotecacividale) il 20 novembre alle 17, per ricordare la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

I professori Marcella Zampieri e Piergiorgio Gri parleranno, in collaborazione con Boris Pantić, loro studente, di alcune storie commoventi, di tanti bambini che anche solo per fuggire alla fame e alle malattie venivano riconosciuti discoli per legge e ospitati nelle case di correzione.

Un lavoro di ricerca importante che ha visto 45 studenti coinvolti del Liceo scientifico Marinelli di Udine, tre anni di ricerca, 480 pagine a colori con tante foto inedite, 27 storie con saggi introduttivi e schede di approfondimento, a cura di Marcella Zampieri con la collaborazione di Angelo Floramo e l’importante sostegno di tanti enti.

Tante vicende toccanti, tanti personaggi, alcuni anche di Cividale, noti e meno noti. Tra i fascicoli è spuntato addirittura il cognome Modotti. Gioconda, sorella della famosissima Tina, era una discola nel 1915, poi ragazza madre di un figlio della guerra, il piccolo Tullio. Anche lui sarà discolo nel 1928.

“Un plauso agli studenti e alla professoressa Zampieri che, con questo importante lavoro di gruppo, ci consentono, grazie ad uno stile fresco e preciso, di accedere a testimonianze sulla storia passata della nostra terra friulana – ha commentato Angela Zappulla consigliere delegato alla Cultura –. Un lavoro di ricerca minuzioso compiuto da giovani che, come abili ricercatori archivistici, hanno ricostruito storie intrise di sofferenza, miseria, precarietà, ma anche di piccole gioie quotidiane e speranze di vita”.

Il libro è richiedibile per il prestito presso la biblioteca di Cividale del Friuli e le biblioteche del Sistema Bibliotecario del cividalese, nonché acquistabile presso varie librerie.