Al Civiform arrivano i vigilantes contro gli ospiti “indisciplinati”

Un momento dell'incontro al Civiform

Vigilantes al Civiform che ospita minori stranieri non accompagnati.

Dopo l’allarme lanciato dal territorio, al Civiform di Cividale del Friuli arrivano i vigilantes: controlleranno i perimetri della struttura per evitare che gli ospiti escano negli orari non previsti. E’ quanto emerso oggi dopo la visita della IV Commissione regionale all’ente che ospita minori stranieri non accompagnati.

La visita è stata l’occasione per annunciare alcuni provvedimenti che la struttura intende adottare nei prossimi mesi per cercare di contenere gli eventuali problemi creati da alcuni ospiti al di fuori della struttura, a partire dalla presenza di una guardia giurata che perlustrerà i confini della struttura nelle fasce notturne.

A capo della delegazione il presidente della VI Commissione consiliare Roberto Novelli (FI), insieme ai vicepresidenti Stefano Balloch (FdI) e Furio Honsell (Open) e ai consiglieri Diego Bernardis (Fp), Laura Fasiolo (Pd), Simona Liguori (Patto-Civica), Carlo Bolzonello (Fp), Serena Pellegrino (Avs),
Manuela Celotti (Pd), Mauro Di Bert (Fp), Massimiliano Pozzo (Pd) e Francesco Martines (Pd).

A fare gli onori di casa il vicepresidente di Civiform, Luigi Papais, la direttrice generale Chiara Franceschini e la responsabile dei servizi accoglienza Enrichetta Zamò. Univoco, da parte dei consiglieri presenti, il parere sul grande lavoro di accoglienza messo in atto quotidianamente da parte di Civiform che attualmente ospita un centinaio di ragazzi provenienti da diverse nazioni (soprattutto egiziani, albanesi e bengalesi), che si dichiarano minorenni e non accompagnati.

“Il centro – ha spiegato Franceschini -, risponde alle esigenze di presa in carico dei minori da parte dei sindaci di molti dei comuni del territorio regionale, attivando dei collaudati protocolli volti a garantirne il benessere psico-fisico, la crescita umana e professionale e l’integrazione socio-lavorativa“.

“Mediamente – ha spiegato Zamò – gli ospiti hanno un’età media dichiarata tra i 17 e i 18 anni, con una permanenza di 6-8 mesi. Tempistiche strettissime all’interno delle quali il centro si occupa dell’accoglienza dei ragazzi, che passa dalle vaccinazioni alla conoscenza della lingua italiana, fino all’immissione di nuovi documenti di riconoscimento attraverso l’interessamento delle ambasciate e dei consolati, considerando che i più ne sono sprovvisti”.

I provvedimenti decisi.

“Dal territorio è emersa la richiesta di incrementare la sicurezza – ha spiegato Papais -: a breve verrà avviata l’attività dei vigilantes ma siamo già intervenuti sulla revisione di cancelli, telecamere e allarmi. Inoltre, per le strade della città, alcuni nostri dipendenti gireranno con delle pettorine allo scopo di rintracciare eventuali giovani usciti dalla struttura oltre l’orario consentito, che comunque vengono già immediatamente denunciati alle autorità competenti”.

Diversi gli aspetti emersi durante il confronto tra consiglieri e addetti della struttura: “Abbiamo avuto modo di conoscere una realtà che nel campo della formazione è un’eccellenza, comprendendo però come nell’ambito dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati ci siano delle fragilità legate all’ordine pubblico – ha commentato Novelli -. Sappiamo che i ragazzi che creano dei problemi sono la minoranza, anche se l’allarme sociale percepito in città è ben altro. Come Consiglio regionale, a tal proposito, potremmo sostenere il Civiform con delle iniziative di tipo economico e di sostegno per incrementare il personale dedicato a controlli e verifiche al di fuori dell’istituto”.