Stazione di Cividale, cartelli trilingui rimossi. Il sit in di protesta dell’Istitût Placerean

La protesta per la rimozione dei cartelli trilingui in stazione a Cividale.

Nella mattinata di oggi, lunedì 7 luglio, l’Istitût Placerean ha organizzato un presidio simbolico davanti alla stazione ferroviaria di Cividale per protestare contro la rimozione dei cartelli trilingue (in italiano, friulano e sloveno) dallo scalo cittadino. Un gesto che l’associazione considera tutt’altro che marginale e che ha suscitato l’indignazione del suo presidente, Geremia Gomboso: “Chiediamo rispetto per i nostri diritti linguistici e culturali”.

Secondo l’Institut Placerean, la scelta di Ferrovie dello Stato di eliminare la toponomastica in tre lingue lungo la linea Udine–Cividale rappresenta un segnale preoccupante all’interno di quella che viene definita la “strategia del salame”: un processo di progressiva omologazione, inizialmente linguistica, destinato – temono – ad estendersi anche sul piano culturale, amministrativo, sociale ed economico.

“Non si tratta solo di un cartello”, si legge nel comunicato dell’associazione. “La nostra non è una battaglia folcloristica né nostalgica, ma un’azione che va anche nell’interesse di chi fa politica e impresa in Friuli. Vogliamo tutelare i partiti presenti in Consiglio regionale nella loro possibilità di gestire un’autonomia finanziaria (oggi attorno ai 7 miliardi di euro) per politiche del territorio e sul territorio. Vogliamo anche tutelare le imprese, da quelle industriali a quelle artigianali, perché l’autonomia, che oggi può essere soltanto identitaria, ha come unico scopo lo sviluppo del sistema produttivo e la ricchezza diffusa delle famiglie. Dentro quel salame, infatti, ci sono anche Frie, Finest, Friulia, fondi di rotazione e tutti gli strumenti di Regione autonoma a sostegno dell’economia“. 

Accanto alla protesta, l’Institut Placerean avanza due proposte rivolte all’amministrazione regionale. La prima, di carattere strutturale, è l’inserimento nelle norme di attuazione dello Statuto di autonomia della competenza primaria sulla toponomastica, rendendola vincolante anche per gli enti statali e le loro società partecipate. La seconda, più immediata, chiede di incaricare Arpa Fvg di monitorare il livello di rumorosità dei treni nei tratti abitati della linea Udine–Cividale, così da poter eventualmente sollecitare Ferrovie dello Stato all’installazione di barriere fonoassorbenti.

In attesa di risposte istituzionali, l’Istitût Placerean rivolge infine un appello diretto a Ferrovie dello Stato “per il rapido ripristino della toponomastica trilingue lungo la linea Udine-Cividale, non solo per rimanere fedele al solo ruolo di concessionario di una infrastruttura affidatale dalla Regione, ma anche per archiviare l’errore con una spesa irrisoria: in fin dei conti… è solo un cartello!”.