Dopo i lavori, non ci sono più i cartelli trilingui in Stazione a Cividale.
Spariti i cartelli trilingui alla stazione ferroviaria di Cividale e con loro, secondo alcuni, anche un pezzo dell’identità culturale del Friuli. La decisione di sostituire la segnaletica in italiano, friulano e sloveno con una nuova versione esclusivamente in italiano ha scatenato la reazione del consigliere regionale Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg), che ha presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere spiegazioni.
“Con quale criterio sono stati rimossi i cartelli trilingui dalla stazione di Cividale?” domanda Moretuzzo, parlando di “un passo indietro nel riconoscimento dei diritti delle minoranze linguistiche” e di una “scelta profondamente sbagliata”.
La segnaletica era stata installata una decina d’anni fa grazie a un protocollo d’intesa tra Ferrovie Udine-Cividale (FUC) e l’Agenzia regionale per la lingua friulana (ARLeF), in risposta anche alle raccomandazioni del Consiglio d’Europa contenute nella Risoluzione 301/2010. Il progetto, denominato “Il treno delle lingue”, era stato pensato per valorizzare la dimensione plurilingue e multiculturale del territorio, trasformando il treno in strumento non solo di mobilità, ma anche di promozione culturale.
Secondo Moretuzzo, la rimozione è avvenuta nel contesto dei lavori di rifacimento della linea ferroviaria Udine-Cividale, ora passata sotto la gestione di Rete Ferroviaria Italiana (gruppo Ferrovie dello Stato), subentrata a FUC, che non può più gestire direttamente l’infrastruttura. I nuovi cartelli non riportano neppure più il riferimento al “Friuli” accanto al nome della località.
“Anziché valorizzare una buona pratica – osserva il capogruppo – si cancella un’azione intelligente di promozione linguistica e marketing territoriale“. Il consigliere richiama infine anche le recenti critiche alla gestione linguistica del progetto transfrontaliero GO!2025 – capitale europea della cultura – accusato di aver escluso le lingue minorizzate come friulano e tedesco dai materiali promozionali. “Non possiamo permetterci di ripetere gli stessi errori. La Regione intervenga subito per ripristinare la segnaletica plurilingue e dare coerenza agli impegni assunti sul tema”, conclude