Partito da Cividale il piano per le vaccinazioni di massa: 3mila dosi agli ultra 80enni

Al via le sedute “potenziate” nel palazzetto di Cividale.

Sono iniziate oggi le vaccinazioni massive a mille ultra-ottantenni residenti nei comuni dei distretti sanitari di Cividale. La prima giornata di sedute “potenziate”, come le ha definite la Regione, si è tenuta al Palasport della città ducale come tappa di un più ampio obiettivo che punta a somministrare entro marzo circa 10 mila dosi di vaccino solo nell’area udinese.

“Abbiamo messo a punto questo modello organizzativo di massa – ha spiegato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, presente all’avvio della prima giornata – e l’avvio è positivo. Ora metteremo a punto gli altri aspetti, il coinvolgimento degli specializzandi, della medicina generale e di tutte le forze che potranno essere messe a disposizione nel momento in cui avremo, come auspichiamo, maggiore disponibilità di dosi”.

Soddisfatti dell’andamento della prima giornata di vaccinazioni anche il sindaco di Cividale Daniela Bernardis, il direttore generale di Asufc Massimo Braganti e la direttrice del distretto Anna Paola Agnoletto con il direttore dei Servizi sociosanitari e facente funzioni presso il Distretto di Udine Denis Caporale.

Le vaccinazioni sono partite oggi con gli ultraottantenni residenti nei distretti di Cividale del Friuli e di Tarcento e tra oggi, venerdì 12 e lunedì 15 marzo, dalle 9 alle 19, saranno effettuate un migliaio di vaccinazioni a seduta. Già fissate anche le date del secondo richiamo previsto il 2 e il 6 aprile. Anche i 700 ultraottantenni che avevano già effettuato la prima iniezione nei giorni scorsi nella sede del Distretto potranno recarsi al palazzetto per il richiamo”.

“Stiamo cercando – ha concluso Riccardi – di utilizzare al meglio i vaccini che abbiamo in disponibilità per le persone over ottanta e che verranno resi disponibili, una volta completata questa fase di priorità definita dal piano nazionale, per la categoria della vulnerabilità che è quella in questo momento in maggiore pressione e che non può essere vaccinata con il vaccino AstraZeneca”.