Oggi a Cormons i funerali di Bruno Pizzul.
C’è la famiglia, ci sono gli amici friulani e ci sono gli amici e i colleghi del mondo dello sport arrivati da tutta Italia, dai giocatori Andrea Carnevale e Franco Causio (“Saluta Bearzot” è stato il suo saluto) all’allenatore Gigi Delneri, al giornalista Marino Bortoletti: una grande folla ha riempito oggi il Duomo di Cormons per i funerali di Bruno Pizzul, leggenda del giornalismo sportivo e voce della Nazionale, scomparso due giorni fa, poco prima di compiere 87 anni (domani sarebbe il suo compleanno).
Una grande folla per un grande uomo, che ha saputo entrare nel cuore di tutti: di quelli che lo hanno conosciuto e di quelli che lo hanno “solo” ascoltato. “Bruno Pizzul è stata la voce che ha
raccontato lo sport del nostro Paese: è stato un esempio anche per come ha saputo comunicare l’anima di questa terra. Le istituzioni non potevano non essere presenti oggi per ringraziarlo e per onorarlo” ha detto il governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga che ha partecipato alla cerimonia per l’ultimo saluto assieme all’assessore alle Finanze Barbara Zilli e alla presenza, tra gli altri, del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
“Siate come lui a partire da adesso“, ha esortato il celebrante, monsignor Vincenzo di Mauro, vescovo emerito di Vigevano, riferendosi alle qualità con cui in queste ore Pizzul è stato ricordato.
L’omaggio del Fvg a Pizzul nella tappa del Giro d’Italia.
Fedriga ha reso noto che la prima iniziativa che in regione verrà dedicata alla memoria del giornalista scomparso sarà la tappa del Giro d’Italia perchè “la sua figura rimarrà e vogliamo legarla al grande sport”.
Non un episodio particolare ma il ricordo del “racconto che ha accompagnato gli italiani” è ciò che Fedriga affida alla memoria. “Credo – ha detto Fedriga – che ogni italiano abbia un ricordo personale di Bruno Pizzul o per un suo commento straordinario o per una sua frase che è rimasta nel vocabolario della nostra lingua. Poi Pizzul era legatissimo a questa terra ed è stato un uomo che dal punto di vista professionale ed umano, sempre con un tratto di umiltà a fronte del suo ruolo di spicco e visibilità nazionale, ha mostrato e raccontato il Friuli Venezia Giulia in modo straordinario”.
Per l’assessore Zilli Pizzul è stato “un alfiere della comunità friulana, che ha saputo portarne alti valori e qualità. Oggi il Friuli – ha commentato l’esponente della Giunta Fedriga – e la regione intera piangono un uomo e un professionista dall’alta caratura morale, orgoglioso delle proprie radici e capace di trasmettere con passione e amore le emozioni più vere”.
“Siate come lui a partire da adesso“, le parole di monsignor Vincenzo di Mauro, vescovo emerito di Vigevano, che ha celebrato la funzione.
Le parole del figlio Fabio.
Un affetto immenso, inaspettato e travolgente. Così Fabio, il figlio, descrive le emozioni vissute in questi giorni nel ricordare suo padre. “Siamo stati travolti da un affetto che non ci aspettavamo – racconta con emozione –. In questi giorni lo abbiamo sentito quasi come un papà in condivisione”. Un uomo che lasciato il segno nelle persone che ha incontrato. “Durante la sua vita è stato parecchio in giro – aggiunge Fabio – e oggi capiamo che averlo condiviso non ci ha tolto qualcosa, ma ci sta regalando un affetto enorme“.