Il calcio Carnico piange a Michele Stramondo, scomparso a soli 42 anni

Il calcio carnico in lutto per la scomparsa Michele Stramondo, 42 anni, ex difensore di Tolmezzo, Villa, Cedarchis e Folgore, morto nel pomeriggio di venerdì 31 ottobre nella sua casa di Caneva di Tolmezzo, dopo essersi sentito male.

La notizia della sua scomparsa ha sconvolto la comunità tolmezzina e tutto l’ambiente del Carnico, che da ore affolla i social di messaggi di cordoglio, ricordi e fotografie di un uomo che, dentro e fuori dal campo, aveva saputo conquistare tutti con la sua bontà e la sua semplicità.

Una passione che lo ha accompagnato per tutta la vita e che l’ha portato a indossare le maglie di alcune delle squadre più note del Campionato Carnico. In campo, Stramondo era un difensore generoso e tenace, capace di unire forza fisica e velocità, qualità che gli consentivano di adattarsi sia da centrale che da terzino.

Aveva smesso di giocare soltanto due anni fa, ma il legame con il mondo del calcio non si era mai interrotto: continuava a seguire le partite, a commentare, a vivere la domenica come aveva sempre fatto. Nella vita professionale, Michele lavorava come tecnico per Cafc , un mestiere che svolgeva con la stessa dedizione e serietà che lo caratterizzavano anche nello sport.

Oltre ai genitori e alle due sorelle, lascia la fidanzata Daniela, che gli è stata accanto fino all’ultimo.

La data dei funerali non è ancora stata fissata, ma la sensazione è che saranno in molti a voler dare l’ultimo saluto a Michele Stramondo, il “gigante buono” del calcio carnico, un uomo che con il suo sorriso e la sua lealtà ha lasciato un segno indelebile in chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo.