Boom di visitatori ai musei della Carnia, oltre 4000 bambini nell’ultimo anno scolastico

Boom di visitatori nei musei della Carnia.

I musei della Carnia continuano ad attirare scolaresche per visite didattiche e laboratori. Le proposte della rete “CarniaMusei” coordinata dall’Uti della Carnia, nell’anno scolastico 2018/2019 hanno coinvolto quasi 4000 bambini.

I gruppi arrivano da tutta la Regione, ma anche dal Veneto, per aderire alle numerose proposte didattiche, alcune ormai consolidate altre annualmente rinnovate, aderenti ai contenuti dei piani formativi. L’offerta, infatti, viene calibrata per ogni fascia di età dall’infanzia, alla primaria, alla secondaria di primo e secondo grado.

Gli insegnanti possono scegliere tra diverse alternative che, generalmente, includono il percorso all’interno del museo seguito dal laboratorio, durante il quale i piccoli visitatori vengono coinvolti in un’attività che stimola creatività, manualità e favorisce la rielaborazione dei concetti affrontati nella parte teorica.

E così il museo diviene luogo di sperimentazione, di incontro e di gioco istruttivo, un’esperienza che si fissa nella memoria dei ragazzi. Riprodurre uno scavo archeologico, realizzare un mosaico, un lavoro al telaio, scoprire e classificare le piante, conoscere l’antico mestiere del boscaiolo sono solo alcune delle opportunità proposte agli alunni che, “toccando con mano” l’argomento, si appassionano ai temi affrontati.

Particolarmente apprezzati i laboratori organizzati al civico museo archeologico di Zuglio, al museo geologico di Ampezzo e al Gortani di Tolmezzo. Molto interesse, specie dalle scolaresche provenienti dalle province di Udine e Pordenone nonché dal Veneto, per il “viaggio nel tempo” tra le vie del paese di Pesariis e in parte nel locale museo dell’orologeria che, all’occorrenza, si può svolgere nell’arco dell’intera giornata; gradita per la sua interdisciplinarietà l’attività destinata alle scuole dell’infanzia svolta alla pinacoteca Corbellini di Tolmezzo che spazia tra suoni, immagini e colori.

In aumento, specie nel periodo primaverile, le visite al museo del legno e alla segheria veneziana di Aplis di Ovaro che fa comprendere ai ragazzi l’importanza della risorsa boschiva in Carnia, dal passato ai giorni nostri. In perfetta sintonia con il programma di storia delle classi terze della scuola primaria, la visita al museo geologico di Ampezzo, dove i ragazzi possono ammirare un’ampia selezione di fossili e riprodurre calchi in gesso di alcuni esemplari. 

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