Ore d’ansia a Cordovado per l’ex militare ancora barricato in casa: cosa può succedere adesso

Cordovado, ancora barricato in casa l’ex militare.

E’ chiuso dentro quella casa di Cordovado da quasi 24 ore: lui, ex militare, 55 anni, originario di San Donà di Piave, per ora non cede. Nella mattinata di ieri, mercoledì 30, è uscito da quella porta armato di pistola e ha cominciato a girare per le vie del paese. Gettando nel panico chiunque lo incontrasse.

Subito è scattato il cordone di sicurezza organizzato dalle forze dell’ordine: le vie di uscita dal paese sono state bloccate. Poi, l’uomo è rientrati in quella casa. E non è più uscito, senza dare una risposta ai tentativi di mediazione dei negoziatori. Sul posto oltre alle forze dell’ordine, sono arrivate anche le ambulanze, i vigili del fuoco, i droni. Tutto inutile, per il momento. Il 55enne si è fatto vivo, per così dire, solo attraverso due video pubblicati in serata sui social, il primo alle 20, l’altro intorno alle 22.30. Video nei quali si rivolge, presumibilmente, a uno dei negoziatori. “Se avessi voluto usare le armi, le avrei usate ieri”, dice. Forse tenta un dialogo, ma tutto si ferma lì. In un altro video, di pochi secondi, il terzo, postato su YouTube nella notte se la prende invece con l’enorme dispiegamento di forze messo in campo per farlo uscire.

I fucili sportivi.

Ma perchè? A scatenare l’ira del 55enne sarebbe stata la notifica di sequestro di diversi fucili sportivi che deteneva: non li avrebbe più potuti tenere perchè privo di permesso in seguito all’accertamento, in fase di rinnovo, dell’assenza dei requisiti psicofisici. Da qui la sua reazione, incontrollata, che lo tiene ancora asseragliato in casa.

Quella stessa casa, una palazzina, dalla quale sono stati evacuati gli abitanti degli altri appartamenti. Hanno trascorso la notte fuori: il comune ha provveduto a trovare loro una sistemazione provvisoria, in attesa che la vicenda si sblocchi. Già, ma come? Questa mattina, giovedì, la zona è completamente isolata. Decine di mezzi dei vigili del fuoco, della polizia locale, dei carabinieri, e dei reparti speciali impediscono a chiunque di avvicinarsi. Le forze dell’ordine per ora sembrano intenzionate a proseguire nelle trattative. L’obiettivo per ora rimane quello di convincere l’uomo ad arrendersi senza fare irruzione, e riportare la normalità in un paese sconvolto da questa vicenda.