Riparte dal Friuli la battaglia per tenere i crocifissi nelle scuole

Le dichiarazioni dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia.

“Ci opponiamo a ogni tentativo di rimuovere il crocefisso dalle nostre scuole. Non possiamo lasciare che muoiano la nostra identità e la nostra cultura in nome del politically correct portato avanti da cotanta cieca ignoranza”.

Questo l’affondo dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Basso, Claudio Giacomelli e Leonardo Barberio a replica delle dichiarazioni del ministro Lorenzo Fioramonti durante la trasmissione radiofonica “Un giorno da Pecora”. A riguardo, il Gruppo consiliare regionale ha presentato una mozione sul tema, per sensibilizzare la Giunta Fedriga sulla difesa dei simboli culturali nelle scuole.

“Non possiamo tollerare da un ministro della Repubblica italiana tali dichiarazioni, che portano allo smantellamento delle più tradizionali formule di autorappresentazione culturale e identitaria del popolo italiano – continuano i consiglieri -. Al di là di ogni considerazioni di carattere giuridico, il crocefisso rappresenta per tutti gli italiani, credenti o non credenti, un insopprimibile riferimento culturale a quei precisi valori spirituali che sono alla base della civiltà italiana ed europea.

“Giova ricordare al M5S il parere del Consiglio di Stato n. 556 del 2006, nel quale si afferma che in Italia, il crocifisso è atto ad esprimere, appunto in chiave simbolica ma in modo adeguato, l’origine religiosa dei valori di tolleranza, di rispetto reciproco, di valorizzazione della persona, di affermazione dei suoi diritti, di riguardo alla sua libertà, di autonomia della coscienza morale nei confronti dell’autorità, di solidarietà umana, di rifiuto di ogni discriminazione, che connotano la civiltà italiana. Questi valori, che hanno impregnato di sé tradizioni, modo di vivere, cultura del popolo italiano, soggiacciono ed emergono dalle norme fondamentali della nostra Carta costituzionale, accolte tra i Principi fondamentali e la Parte I della stessa, senza sminuire la loro specifica laicità, confacente al contesto culturale fatto proprio e manifestato dall’ordinamento fondamentale dello Stato italiano”, affermano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia.

E chiosano: “Quindi nessuna questione di tolleranza e laicità dello Stato italiano. Il crocefisso è un simbolo che non offende nessuno e non permetteremo azioni estremiste della neo-sinistra grillina contro la nostra identità e la nostra cultura”.