3 aprile: festa della patria del Friuli, fieste da Patrie dal Friûl

Dal 1972, in Friuli, il 3 aprile viene celebrato come la festa della Patria storica regionale, nell’anniversario dell’avvento politico dei patriarchi di Aquileia, avvenuto nel 1077, sotto il cui dominio la friulanità sviluppò caratteri significativi della sua identità peculiare.

La lotta per le investiture.

Con la firma del’Atto costitutivo e il riconoscimento della patria del Friuli, avvenne l’investitura del patriarca di Aquileia, Sigehardt Von Plein, da parte dell’imperatore Enrico IV di Sassonia, riguardo ai diritti feudali sul Friuli. Si dovrà far mente locale per ritornare a quei lontani tempi per dare la giusta importanza dell’avvenimento, poiché era in corso un primo grande conflitto moderno all’interno del Medioevo: la lotta per le investiture.

La laicità dello Stato è il principio sul quale si batte, con tutta una serie di vicissitudini, l’imperatore di Germania, mentre, a contrastarlo con un’importante produzione dottrinale, è il pontefice Gregorio VII. L’atto costitutivo della Patria del Friuli firmato il 3 aprile 1077 vive in questo contesto perché d’investitura trattasi.

Cividale capitale.

Un’investitura che si lega ai fatti di Canossa, quando nel castello che si trova adagiato sugli Appennini, regno di Matilde, re Enrico IV si presentò penitente dopo essere stato scomunicato dal papa, perché aveva designato molti vescovi in Germania e, in particolare, quelli con funzioni di elettori imperiali.

Il 3 aprile è celebrato in Friuli anche per un altro anno, quello del 568. Secondo la tradizione scritta e tramandata da Paolo Diacono, i Longobardi, mossi alla conquista dell’Italia, si insediarono a Forum Iulii, oggi Cividale del Friuli, con un proprio governatore, eleggendola capitale.

Fu l’imperatore Giulio Cesare negli anni ’50 del I secolo a.C. che assegnò il titolo di Forum Iulii alla comunità locale cividalese. Ai Longobardi va riconosciuta la capacità di elevare Forum Iulii a una dimensione sovra locale, diventando un’idea e un’area regionale, madre e matrice di tutte le successive idee teoriche e reali del Friuli culturale, amministrativo e geografico.