L’agguato a Marco di Trincano, il cui fantasma si aggira con la propria testa sotto il braccio

Sulla strada adiacente il castello di Moruzzo, fu catturato nel 1421, e subito decapitato dalle truppe della Repubblica di Venezia, il cavaliere e feudatario Marco di Trincano, perché non aveva voluto cedere le armi e il castello e sottomettersi alle leggi della Serenissima.

Il tentativo di fuga.

Riuscì a darsi alla fuga e a salvarsi rifugiandosi nel villaggio di Brunelde, suo figlio. La leggenda racconta che nella fuga il figlio di Marco portò con sé una borsa piena di monete d’oro e gioielli che furono sepolti in un campo a Brunelde, con la speranza di ritornare a recuperarlo, ma anche il figlio di Marco, catturato nei dintorni del borgo di Carpacco, fu passato per le armi.

Il tesoro sepolto.

Il tesoro rimase sepolto e vegliato dal fantasma di Marco di Trincano, che nelle notti di luna piena si aggira in groppa al cavallo tenendo sottobraccio la propria testa mozzata, per custodire il tesoro.