L’oasi dei Quadris a Fagagna, che ospita le cicogne bianche e i loro piccoli

A monte del castello di Villalta, si trova l’Oasi dei Quadris, grande più di 100 ettari, così chiamata perché, in tempi antichi, erano state predisposte delle grandi vasche quadrate per la raccolta dell’argilla utilizzata per la fabbricazione di mattoni, fino ai primi anni del Novecento.

La zona prescelta per la nidificazione.

Il territorio è una zona bonificata, ma umida, sfruttata a metà del Settecento anche per l’estrazione di torba per uso agricolo. Nell’oasi dei Quadris, è stato predisposto su un’area di 7 ettari, un Centro Avifaunistico e un attrezzato pre-parco fondato nel 1983, per favorire il ripopolamento sul territorio della cicogna bianca.

Nel centro, si contano 55-60 cicogne bianche, cui si aggiungono, per una sosta in tempo di migrazione, altre cicogne di passaggio attirate da quelle stanziali. Il paesaggio di Fagagna e dintorni è piacevolmente caratterizzato dalla presenza di questi splendidi animali, candidi, dolcissimi. Leggende, tradizioni e fantasie popolari sono legate alle cicogne che costruiscono i nidi sui camini da dove, nella stagione opportuna, entra Babbo Natale.

Portatrici di bambini.

I comignoli, tiepida apertura della casa, sono sinonimo di collegamento tra la vita terrena e il cielo e sono carichi di significati simbolici beneauguranti. La leggenda più popolare è quella che vuole le cicogne bianche portatrici dei bambini. La leggenda trova radici antiche anche nella mitologia greca dove la cicogna bianca era considerata l’animale più caro alla dea Era, sposa di Zeus, perché proteggeva la donna, il matrimonio e il parto.

Nei Paesi dell’Europa settentrionale, le leggende raccontano che le anime dei bambini abitino le paludi e, poiché sono frequentate dalle cicogne bianche, queste provvederebbero a trasportare nelle case i bambini desiderati. Il loro arrivo coincide con l’arrivo della primavera, stagione che notoriamente fa registrare il più alto numero di nascite l’anno. Secondo gli antichi Egizi, la cicogna portava fortuna e rappresentava la fedeltà coniugale, l’amore materno e la temperanza.

Una leggenda dei Paesi Bassi vuole che la cicogna bianca sia portatrice di fortuna, denaro e lunga vita. Nella regione francese dell’Alsazia, la credenza popolare ha unito alla dolce figura della cicogna la naturale protezione della casa dai fulmini e dal fuoco.