Bollette, in Friuli il mercato libero si conferma non competitivo

I prezzi del mercato libero in Friuli Venezia Giulia.

Il mercato libero non è competitivo. E’ questo che risulta dalla ricerca dell’Osservatorio Prezzi del Movimento Difesa del Cittadino (MDC FVG) svolta sul Portale Offerte di Arera per la “famiglia tipo” ipotizzando, a Trieste e Udine, sia prezzi variabili sia la monoraria.

Su un totale di 236 offerte, nessuna è risultata più conveniente del Servizio di maggior tutela. La più economica costa ben 55,25 euro in più. Con la monoraria, tutte le 227 offerte del libero sono peggiori.  Ergo, il mercato libero non batte mai il tutelato, né con il prezzo per fasce né monorario. Secondo le stime dei prezzi al kilowattora resi noti il 28 marzo dal presidente di Arera. Secondo i dati nel 2024 chi è nel mercato libero pagherà mediamente 135 euro in più rispetto a chi è rimasto nel tutelato.

“A preoccupare è il futuro – commenta il segretario regionale le MDC FVG, Dino Durì – . I clienti domestici elettrici già passati al mercato libero hanno il diritto di rientrare nel servizio di maggior tutela fino a fine giugno 2024 mentre dal 1° luglio 2024 sarà completata la transizione al mercato libero dell’energia elettrica. E i prezzi non risultano vantaggiosi; con un costo stimato di circa 38 centesimi di euro al kilowattora per i clienti del mercato libero e di 33 centesimi per coloro che rimarranno nel servizio di maggior tutela,  emerge un divario significativo a discapito degli Utenti che optano per la libera scelta. I dati evidenziano una discrepanza del 15,15% tra le due modalità di fornitura, sottolineando le difficoltà incontrate dai Consumatori nel navigare tra le opzioni offerte dal mercato”.

“A ciò si aggiunge la beffa ulteriore dello stop del Governo ai contributi straordinari previsti dalla Legge di Bilancio 2024 – aggiunge il presidente MDC FVG, Raimondo Gabriele Englaro. A partire dal secondo trimestre 2024 i bonus sociali elettricità e gas tornano al regime ordinario, con le soglie ISEE per accedere all’agevolazione fissate a 9.530 euro e a 20.000 euro per le famiglie ‘numerose’ (con oltre 3 figli)”.

Tariffe ancora elevate: “Non c’è una reale concorrenza”.

“Il vero problema ora sono i prezzi dell’energia sul mercato libero, dove le tariffe risultano ancora elevate e non si assiste ad una reale concorrenza tra Operatori – continua il presidente Englaro – . L’andamento delle quotazioni energetiche  deve portare ad una rapida discesa delle tariffe anche in tale comparto, affinché i vantaggi siano per tutti i consumatori, non sono per quelli che ancora risiedono nel regime a maggior tutela;  l’ennesima dimostrazione, che il mercato tutelato ha un ruolo chiave per riflettere il vero prezzo di mercato e, quindi, in questo caso, intercettare prima le riduzioni dei prezzi e costringere il mercato libero ad adeguarsi,  anche se con notevole ritardo. Il Movimento Difesa del Cittadino critica, inoltre, la decisione politica di eliminare il mercato tutelato per i non vulnerabili e sottolinea l’urgenza di un intervento normativo che faciliti il ritorno al servizio di maggior tutela per chi lo desidera, in risposta alle pratiche ostili da parte di alcune Compagnie energetiche”.