Il Feff si chiude nel segno di Zhang Yimou, il mitico regista di Lanterne Rosse

Zhang Yimou Gelso d’Oro del Feff 2024.

L’edizione numero 26 del Far East Film Festival si chiude nel segno di Zhang Yimou: a lui, leggendario regista cinese diventato noto al grande pubblico con Lanterne Rosse, sarà infatti consegnato il Gelso d’Oro del Feff 2024.

Parlare di lui significa parlare di una leggenda. Un autore che ha segnato, radicalmente, un “prima” e un “dopo”. Parlare di lui significa parlare di due Leoni a Venezia, di un Orso a Berlino, di un Grand Prix a Cannes, di tre candidature agli Oscar (e potremmo continuare a lungo). Parlare di lui significa parlare del gigante che giovedì 2 maggio, appunto, riceverà il Gelso d’Oro alla Carriera e sarà anche protagonista di una masterclass aperta a tutti.

“Per noi – commentano Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche, fondatori del FEFF – il cinema di Zhang Yimou rappresenta due punti di svolta assolutamente fondamentali. Il primo è quello di averci spalancato gli occhi sulle meraviglie cinematografiche della Cina continentale quando eravamo poco più che ragazzi. Il secondo è quello di essere stato una delle scintille, una delle urgenze, dalle quali ha ha preso vita il nostro festival! Ecco perché consegnare il Gelso d’Oro a Zhang Yimou rappresenta qualcosa che va oltre le motivazioni più evidenti: è il nostro modo per dirgli “Grazie, maestro” e per restituirgli, simbolicamente, tutto quello che ci ha dato”.

Nome di punta della Quinta generazione, celebre fucina creativa che rivoluzionò l’estetica degli anni Ottanta cinesi, Zhang Yimou ha sempre portato avanti una visione libera e totale del cinema, trovando nella spinta al cambiamento il proprio segno di continuità. Un cinema che, senza mai rinunciare all’essenza d’autore e allo spessore tematico, ha voluto e saputo misurarsi con i linguaggi più diversi, ha voluto e saputo esprimersi attraverso il superamento dei generi: dal dramma rurale al wuxia, dal thriller in costume al kolossal high budget. Un cinema dove le storie individuali sono state, sono e saranno specchio (culturale, etico, politico) della storia collettiva.

Il FEFF, nel corso del tempo, ha documentato più volte le sfumature dello sguardo di Zhang Yimou (sullo schermo di Udine ricordiamo Sorgo rosso, Under the Hawthorn Moon, Cliff Walkers, Full River Red) e quest’anno lo farà presentando tre titoli: l’international premiere del thriller Under the Light (mercoledì 1º maggio alle 14.30) e, in anteprima mondiale, le versioni restaurate di Lanterne rosse (giovedì 2 maggio alle 9.30, come preludio della masterclass) e di Vivere! (giovedì 2 maggio alle 19.30, subito la cerimonia di premiazione).

Anche le ultime due giornate della ventiseiesima edizione, ovviamente, saranno generosissime di titoli davvero imperdibili: dal super action Customs Frontline di Herman Yau, con cui giovedì 2 maggio si chiuderà ufficialmente il FEFF 26, al samurai movie giapponese Bushido, in programma mercoledì 1º maggio, passando per la cult comedy filippina Becky and Badette che sempre il 1º maggio riporterà a Udine una delle più care amiche del FEFF: Eugene Domingo!