Hera, Amga e il risiko delle multiutility del Nordest: “Il controllo resti anche in Fvg”

I dem sul futuro delle multiutility.

Le multiutility sono società nate dai territori per dare servizi ai territori e non possono diventare mere pedine di operazioni finanziarie fatte sulla testa dei cittadini, che per quei servizi pagano, e neanche dei lavoratori, che quei servizi forniscono”. Parte da questa premessa la riflessione dei deputati del Pd, Debora Serracchiani e Alessandro Zan, relativa alla manifestazione di interesse presentata da Hera per proporsi come socio industriale della nascente multiutility del Veneto determinata dalla fusione fra Agsm Verona e Aim Vicenza.

L’offerta comprenderebbe la cessione di parte sostanziale delle attività di AcegasApsAmga, partecipate dai Comuni di Trieste, Padova, Udine e Gorizia.

“Le amministrazioni comunali – aggiungono i due dem – hanno dei doveri di trasparenza e devono rendere conto delle informazioni che ricevono e delle posizioni che prendono rispetto alla possibile perdita di rappresentanza in una nuova società, in cui sarebbero conferite le attività delle ex municipalizzate di Padova, Trieste, Udine e Gorizia, che hanno dato vita a AcegasApsAmga. La proposta di un vertice dei sindaci coinvolti nella gestione AcegasApsAmga è molto opportuna e crediamo vada sostenuta e accompagnata, anche da parte dei presidenti delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. Il pubblico non può rinunciare a essere presente nella governance di società strategiche cui partecipa e dove deve avere potere d’indirizzo: questo è un tema di attualità sempre più pressante al quale vogliamo dedicare massima attenzione, soprattutto in questo periodo di difficoltà”.