Home Eventi Il concerto di Massimo Ranieri a Udine spostato al 31 luglio

Data

Lug 31 2020
Evento terminato!

Il concerto di Massimo Ranieri a Udine spostato al 31 luglio

Si trasferisce in Castello il concerto di Ranieri a Udine.

Il concerto di Massimo Ranieri al teatro Nuovo, originariamente previsto per il 17 marzo, è spostato a venerdì 31 luglio al Castello di Udine in seguito al decreto ministeriale. I biglietti già acquistati rimarranno validi per la nuova data e, nella location dello spettacolo verranno mantenuti settore e numerazione dei biglietti già acquistati, mentre una nuova disponibilità di tagliandi sarà in vendita sul circuito Ticketone nei prossimi giorni. È possibile rivendere i biglietti acquistati utilizzando la piattaforma Fansale di TicketOne. Il nuovo appuntamento con “Sogno e son desto 500 volte” di Ranieri è inserito nella rassegna “Udine Vola 2020” e nel calendario di eventi di “Udine Estate”. Tutte le informazioni su www.azalea.it e www.ticketone.it.

A 66 anni e dopo aver venduto oltre 14 milioni di dischi nel mondo, la carriera di Ranieri non conosce sosta. Infatti, dopo 500 straordinarie repliche in tutta Italia, lo spettacolo si rinnova e si conferma. In “Sogno e Son Desto 500 volte”, Massimo Ranieri sarà protagonista di un viaggio affettuoso attraverso grandi canzoni e racconti particolari. Al centro saranno le imprese dei sognatori e la vita di tutti noi, un grande abbraccio con il pubblico per un messaggio di gioia, pace e amore. Sul palcoscenico Ranieri sarà impegnato nel duplice ruolo di attore e cantante, nel portare in scena il teatro umoristico di Nino Taranto e Giorgio Gaber e nell’interpretare, oltre ai suoi successi evergreen divenuti la colonna sonora della vita di milioni di persone, anche il grande repertorio della canzone napoletana. A completare uno spettacolo travolgente anche brani dei più celebri cantautori italiani e internazionali: da Fabrizio De Andrè a Violeta Parra, da Francesco De Gregori a Luigi Tenco, da Lucio Battisti a Pino Daniele, da Charles Aznavour a Domenico Modugno.